Mappe, grafici e descrizione dettagliate sullo stato di salute dei ghiacciai alpini che stanno regredendo ad un ritmo allarmante a causa di mutamenti climatici e inquinamento.
La crisi climatica mette sempre più in pericolo i ghiacciai alpini. Il riscaldamento climatico determina sulle Alpi italiane pesanti e molteplici effetti ambientali, tra i quali la perdita di neve e ghiaccio e la degradazione del permafrost. Si stima che la superficie glacializzata dell’arco alpino si sia ridotta del 60% negli ultimi 150 anni. La loro regressione comporta anche preoccupanti conseguenze a valle, sulle risorse idriche, oltre che un aumento dei fenomeni di instabilità naturale, causa di erosione del suolo e di dissesto idrogeologico.
Il punto della situazione nel primo rapporto sui ghiacciai alpini realizzato Legambiente in collaborazione con il Comitato Glaciologico. Una serie di mappe, grafici e descrizione dettagliate, sullo stato di salute dei dodici ghiacciai alpini differenti per dimensioni, tipologia e reattività ai cambiamenti climatici monitorati dal 17 agosto al 4 settembre 2020 nel corso della prima edizione di Carovana dei ghiacciai.
I dati in sintesi e le proposte di Legambiente per affrontare i mutamenti climatici in montagna