L’81% degli italiani non vuole un ritorno al nucleare e punta sulle rinnovabili. Le opinioni dei cittadini nella nuova indagine Ipsos “Gli Italiani e l’energia” realizzata per Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.
L’81% degli italiani non vuole un ritorno al nucleare e punta sulle rinnovabili. Le opinioni dei cittadini nella nuova indagine Ipsos “Gli Italiani e l’energia” realizzata per Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.
La presentazione dell’indagine Ipsos “Gli italiani e l’energia” al XVII Forum QualEnergia di Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club. L’81% del campione non vuole un ritorno al nucleare (+6% rispetto a cinque mesi fa): a pesare la percezione dei rischi correlati e i costi nascosti.
L’Italia è in forte ritardo nel realizzare gli impianti a fonti a rinnovabili e nel centrare l’obiettivo 2030 fissato dal decreto aree idonee, ossia nuovi 80 GW. Mancano ancora all’appello 61,4 GW da realizzare nei prossimi 6 anni. Le nostre proposte.
Italia indietro nella realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e nel centrare l’obiettivo 2030 pari a nuovi 80 GW. Negli ultimi quattro anni realizzato appena il 23,2% dell’obiettivo al 2030. Mancano ancora all’appello 61,4 GW da realizzare nei prossimi 6 anni, pari a 10,2 GW l’anno.
Il Forum propone un confronto tra istituzioni, imprese, mondo dell’economia e della ricerca sulla transizione energetica. Tema al centro di questa edizione il futuro delle rinnovabili in Italia e l’importanza della transizione ecologica.
L’Italia continua a rispondere alla crisi climatica ed energetica finanziando le fossili: nel 2023 spesi 78,7 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi (SAD),
L’Italia continua a rispondere alla crisi climatica ed energetica finanziando le fonti fossili: nel 2023 spesi 78,7 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi (SAD).
Il metano che dà una mano è quello che non emettiamo. Allarme globale: nell’atmosfera terrestre le concentrazioni di metano sono triplicate. Oltre 0,5°C di riscaldamento globale sono legati a questo gas. Allevamenti intensivi, rifiuti in discarica e impianti energetici: queste le principali fonti di emissioni antropiche di metano.
ARSE, Coordinamento Free, Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e WWF Italia indirizzano una lettera al Governo Meloni per chiederne l’eliminazione, in conformità con la Direttiva (UE) 2024/1275 e il Regolamento (UE) 2017/1369 .
Dalla Puglia un modello di economia circolare esemplare che fa scuola nella filiera dell’olio al centro della XXVI tappa della campagna nazionale di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica”.