Al via il week-end di mobilitazione organizzato nella Penisola da oltre 20 associazioni, movimenti ecologisti e studenteschi, per chiedere lo sblocco delle rinnovabili e lo stop ai sussidi alle fonti fossili.
Al via il week-end di mobilitazione organizzato nella Penisola da oltre 20 associazioni, movimenti ecologisti e studenteschi, per chiedere lo sblocco delle rinnovabili e lo stop ai sussidi alle fonti fossili.
In Italia lo sviluppo delle rinnovabili non decolla, crescita lenta e numeri ancora troppo lontani dalla media annuale europea per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Italia in forte ritardo nella realizzazione di nuovi impianti da rinnovabili: nel 2022 appena 3,4 GW di nuovo installato per un totale di 206.600 nuovi impianti, lontana dalla media annuale europea per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Focus della ventesima edizione “Comunità energetiche per un futuro di pace”. Dalle comunità energetiche rinnovabili previsti circa 2.500 GWh annui di rinnovabili, con la riduzione di 1,5 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra. 100 i Piccoli Comuni che hanno sottoscritto il Manifesto “Seminiamo un Futuro di Pace con le
Sulla spiaggia dell’Oasi dunale di Paestum la protesta di oltre 300 giovani di Legambiente contro le opere inutili che rallentano la transizione ecologica. Uno striscione di 300 metri quadrati con scritto “Stop alle opere inutili” è stato srotolato oggi sulla spiaggia dell’Oasi dunale di Paestum in provincia di Salerno. In
Parte dalla Sicilia la campagna nazionale di Legambiente dedicata ai cantieri della transizione ecologica che servono al Paese, raccontati attraverso progetti che hanno per protagonisti imprese, comunità, amministrazioni locali .
L’appello dell’associazione ambientalista: “No all’Italia hub del gas, sì a quello delle fonti pulite. Il Governo Meloni inverta velocemente la rotta e acceleri su rinnovabili, efficienza, autoproduzione, reti elettriche e accumuli”.
Italia in forte ritardo nella riqualificazione edilizia. Gran parte degli edifici sono ancora troppo energivori e climalteranti. L’analisi di Legambiente e la road map per accelerare la transizione del settore.
Trentasette anni fa un guasto al reattore 4 dell’impianto scatenò il più grave incidente atomico della storia. Ricordare oggi la durissima lezione di Chernobyl significa guardare a un futuro senza nucleare per il Pianeta.
Il bilancio finale della campagna di C’è Puzza di Gas realizzata da Legambiente con il supporto di Clean Air Task Force. Su 16 impianti monitorati nella Penisola, rilevati 150 punti di dispersioni tra perdite e venting. Ben 128 riguardano perdite da bulloni, giunture, valvole e altre componenti.