In copertina sulla Nuova Ecologia di febbraio “Malati di smog”

Il servizio di primo piano sull’inquinamento atmosferico: dalla nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria alle politiche di decongestionamento del traffico adottate in alcune città italiane, Padova e Bologna in testa. 

Le inchieste di questo mese: 

“Un Paese da ripopolare”, le aree interne italiane alla sfida dello spopolamento. 

In “A tutto gas naturale” il percorso che l’Italia sta compiendo nel campo dei refrigeranti naturali. 

La scienza nella sezione Gaia della rivista con “Il fu chiurlottello”, l’articolo che rivela l’estinzione del volatile a causa della caccia e dell’inquinamento.

Il titolo del servizio di apertura “Malati di smog” sovrasta sull’immagine di un attraversamento pedonale affollato e immerso in una nube di fumo. La copertina di febbraio di Nuova Ecologia svela un messaggio chiaro: l’inquinamento atmosferico uccide, in particolare nei centri urbani vessati da smog e traffico.  

A confermarlo sono i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA): ogni anno, in Europa, sono circa 300mila le persone che muoiono prematuramente a causa dell’aria non pulita e, in particolare, l’83% di chi risiede nelle aree urbane è esposto quotidianamente a livelli di inquinanti superiori a quelli che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha indicato nel 2021 nelle sue linee guida sulla qualità dell’aria indoor e outdoor.  

È un problema ambientale e di salute su cui l’Unione europea sta cercando di porre rimedio con la nuova direttiva in materia entrata in vigore a dicembre 2024. Il traffico cittadino è sia una tra le principali fonti d’inquinamento atmosferico ma anche il punto di partenza per iniziare a implementare a livello urbano politiche di rigenerazione. Come, ad esempio, si spiega nell’articolo “Città in trasformazione” con i modelli di Padova e Bologna: nella città veneta, entro il 2026, la rete tranviaria arriverà a 35 chilometri complessivi grazie al progetto Sistema metropolitano a rete tranviaria (Smart); Bologna invece, ha adottato ormai da un anno il modello Città 30 con la riduzione del limite di velocità a 30 km/h in gran parte del centro, misura che ha fatto calare del 29% l’inquinamento legato al traffico. 

Nella sezione dedicata alle inchieste del mese si segnala “Un paese da ripopolare”, un servizio in cui si spiega come le strategie messe in atto per evitare lo spopolamento delle aree interne italiane abbiano bisogno di risorse coordinate meglio sulla base di obiettivi chiari e raggiungibili. In particolare, perché a causa del calo demografico e del conseguente invecchiamento della popolazione, le aree montane e interne del Paese sono sempre più luoghi a rischio marginalizzazione, anche per la mancanza di servizi essenziali. Una bella storia, però, viene da Comunanza in provincia di Ascoli Piceno: il comune marchigiano, grazie alla presenza di oltre 200 nuovi cittadini provenienti dall’India, mantiene vivo il suo tessuto produttivo e cerca di resistere anche alle crisi industriali.  

Un’altra inchiesta arricchisce i contenuti del mensile. In “A tutto gas naturale” si spiega il percorso che l’Italia sta compiendo nel campo dei refrigeranti naturali su cui punta l’Europa per eliminare gli idrofluorocarburi a effetto serra che, oltre a essere potenzialmente inquinanti, sono anche al centro di traffici illegali. 

Il carosello dei contenuti di febbraio si chiude con un articolo di divulgazione scientifica nella sezione Gaia del mensile “Il fu chiurlottello”. Il rimando al noto romanzo non è un caso perché il Numenius tenuirostris – un uccello comunemente conosciuto come chiurlo dal becco sottile o chiurlottello – è stato dichiarato estinto con una probabilità del 96% a causa dell’intensa pressione venatoria, del bracconaggio, inquinamento e scomparsa dei suoi habitat naturali, fra tutte le torbiere e le zone umide costiere.