Segui il viaggio di Irma

Ogni giorno nuovi esemplari di Caretta caretta vengono ricoverati nei nostri centri di recuperoma molti altri muoiono a causa delle attività umane. Irma è stata curata e ora è di nuovo libera tra le onde. Vuoi seguire il suo viaggio? 

È finita nella rete di Michele, un pescatore professionista della Marineria di Manfredonia, all’alba del 13 ottobre, quando il peschereccio si trovava a cinque miglia dalla costa. Michele è un pescatore molto attento, che ha già collaborato in passato con il centro di recupero tartarughe di Legambiente e si è accorto subito che qualcosa non andava. Una volta liberata dalla rete, questa Caretta caretta di circa 50 chili, infatti, non sembrava essere in ottima forma. Così Michele, appena rientrato in porto, l’ha affidata agli esperti del Centro di recupero di Manfredonia, gestito da Legambiente e che dalla scorsa estate ha una nuova sede più grande ed attrezzata. Qui i primi esami non hanno rivelato nulla di particolare nonostante la postura sbilanciata in acqua. Trattenuta nelle vasche, dopo pochi giorni, la bellissima tartaruga ha espulso un frammento di una busta di plastica che le rendeva difficile nuotare. Così dopo un breve periodo di riabilitazione la tartaruga è tornata in piena forma.  Ora, Irma, questo il nome scelto per lei, è tornata tra le onde ma noi non perderemo le sue tracce perché prima del rilascio è stata dotata di un dispositivo satellitare che permetterà a chi vorrà adottarla, di seguire i suoi spostamenti e conoscere il suo viaggio tra le onde.   

Info: www.tartalove.it

A Natale adotta una tartaruga marina

Se la distruzione degli habitat, i cambiamenti climatici, il sovrasfruttamento delle risorse minacciano la biodiversità, tutti possiamo dare un piccolo contributo per frenare questi processi e aiutare le specie in difficoltà e il Natale è l’occasione giusta per contribuire agli sforzi fatti durante tutto l’anno dai volontari della campagna Tartalove che, attraverso i Centri di recupero e soccorso gestiti da Legambiente, curano e rimettono in libertà decine di tartarughe marine. Questi esemplari possono essere adottati simbolicamente su www.tartalove.it contribuendo così alle spese per l’acquisto di medicinali, cibo e cure veterinarie. Le nostre amiche Caretta caretta in mare corrono diversi rischi: sono minacciate dai rifiuti di plastica che, scambiati per cibo, vengono ingeriti così come gli ami da pesca, oppure possono essere ferite accidentalmente da imbarcazioni o restare impigliate nelle reti. I volontari, grazie alla collaborazione dei pescatori, recuperano le tartarughe ferite e le trasferiscono presso uno dei Centri di recupero e soccorso di Legambiente e dopo averle curate le liberano nuovamente in mare aperto. Ma i pericoli per le tartarughe arrivano anche via terra; infatti, nei mesi estivi mamma tartaruga depone le sue uova sugli arenili delle coste italiane dove, purtroppo, come accaduto recentemente in una spiaggia del Salento, i nidi o i piccoli appena nati possono essere travolti e uccisi dai mezzi meccanici per la pulizia delle spiagge.

Per questo il lavoro dei volontari non si ferma mai. L’attività di recupero e cura degli esemplari feriti effettuata dai Centri di Recupero, il monitoraggio per l’individuazione e la sorveglianza dei nidi e la sperimentazione di sistemi per la riduzione delle catture accidentali rappresentano una grande mole di attività che richiedono tante energie e molte risorse. Per questo chiediamo il sostegno a tutti coloro che amano la natura e che vogliono difenderla. L’invito è quello di mettere per il prossimo Natale una tartaruga marina sotto l’albero per fare a parenti ed amici un regalo dal valore inestimabile. Adottando Irma si potrà, infatti, contribuire alla salvaguardia delle tartarughe marine e seguire il suo viaggio tra le onde.

Info: www.tartalove.it