Spiagge mangiate dall’erosione. Aggredite dal consumo di suolo e dagli effetti dei mutamenti climatici. Partecipa al concorso fotografico per testimoniare la continua trasformazione del paesaggi costieri nazionali.
Il nostro patrimonio vista mare sta cambiando. Quasi il 50% delle coste sabbiose nazionali è attualmente soggetto a erosione, un fenomeno che negli ultimi 50 anni si è mangiato 40 milioni di metri quadrati di spiagge.
Legambiente ha elaborato un quadro dell’evoluzione dell’erosione delle nostre coste tra il 1970 e il 2020 e un’analisi di questo vero e proprio disastro ambientale, paesaggistico, economico e sociale. Le cause principali sono da attribuire ai cambiamenti molto rilevanti introdotti negli ultimi decenni sulle coste dal consumo di suolo. Con il rischio che i mutamenti climatici inaspriscano ancora più drammaticamente il fenomeno.
Per analizzare e monitorare questi fenomeni e in generale tutti quelli che riguardano i litorali è attivo il portale dell’Osservatorio Paesaggi Costieri promosso da Legambiente, con il supporto scientifico di ricercatori e docenti di diverse università italiane e di enti di ricerca.
Una delle prime iniziative messe in campo dall’Osservatorio è il concorso fotografico “Erosioni”: per comprendere i processi avvenuti lungo le coste– gli interventi realizzati, le trasformazioni che hanno interessato manufatti, porti e paesaggi costieri – attraverso racconti fotografici che mettano in evidenza i cambiamenti e il rapporto con il mare.
La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a professionisti e dilettanti, di ogni età e nazionalità.
I concorrenti devono presentare, entro il 31 dicembre 2020, un progetto di racconto fotografico composto da un massimo di 5 immagini legate tra loro secondo un criterio scelto dall’autore, maggiori dettagli su adesione e termini sono consultabili sul bando.