L’emergenza climatica è a un punto di non ritorno. Legambiente a Glasgow per chiedere più azioni concrete e meno chiacchere.
Contro la crisi climatica il nostro impegno non si ferma!
Per contenere il surriscaldamento del pianeta entro la soglia critica di 1.5°C gli anni da qui al 2030 saranno cruciali. In particolare è necessario che l’azione climatica dei governi sia così ambiziosa da consentire una riduzione del 55% delle attuali emissioni al 2030. Una sfida che possiamo e dobbiamo vincere a partire dalla Cop26 di Glasgow.
Ci auguriamo che l’Italia dia il buon esempio rispettando gli impegni e gli aiuti promessi. Al Presidente del consiglio Mario Draghi chiediamo che l’Italia a Glasgow si impegni a colmare, entro la fine di quest’anno, il miliardo di euro ancora mancante rispetto ai 4 miliardi di dollari promessi a Parigi per il periodo 2015-2020 e a mobilitare almeno 3 miliardi di euro l’anno, a partire dal prossimo, per garantire la “sua giusta quota” dell’impegno collettivo di 100 miliardi di dollari.
Le risorse necessarie possono essere reperite facilmente attraverso il taglio dei sussidi alle fonti fossili, un intervento su cui il Governo Draghi deve dimostrare più coraggio inserendolo nella legge di bilancio in discussione. Sarà poi fondamentale aggiornare al più presto il suo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) per garantire una riduzione delle nostre emissioni climalteranti di almeno il 65% entro il 2030, andando ben oltre l’obiettivo del 51% previsto dal PNRR e confermando il phase-out del carbone entro il 2025 senza ricorrere a nuove centrali a gas.
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