ControEcomafie, per difenderci dall’illegalità ambientale

Da novembre a marzo ciclo di webinar gratuiti organizzati da Legambiente e Libera in collaborazione con Casa Comune, per approfondire le interconnessioni tra l’illegalità ambientale, il suo impatto sociale ed economico e le mafie.

Da novembre 2024 a marzo 2025 si apre un importante spazio formativo verso la Conferenza nazionale di maggio 2025, per i dieci anni di entrata in vigore dei delitti contro l’ambiente nel Codice penale.

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Verso ControEcomafie

I corsi rappresentano un’attività propedeutica alla partecipazione a “ControEcomafie”,  il seminario che si terrà a Roma a maggio 2025 in occasione del decimo anniversario dell’approvazione della legge 68/2015, con cui sono stati introdotti nel Codice penale i delitti contro l’ambiente.

I webinar e l’iniziativa finale sono organizzati da Libera e Legambiente, in collaborazione con Casacomune e il Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell’Università degli Studi di Milano.

Filiere criminali

Con il termine ecomafia, coniato da Legambiente nel 1994, in occasione della prima ricerca realizzata in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’istituto di ricerca Eurispes, viene sintetizzato l’intreccio d’interessi tra criminalità ambientale, criminalità economica e mafie, che si sviluppa in particolare attraverso 5 diverse “filiere”: il ciclo illegale del cemento (dalle cave alle case abusive, dai reati in materia di urbanistica agli appalti per opere pubbliche); il ciclo illegale dei rifiuti (dalle discariche abusive ai traffici organizzati, anche di natura internazionale); il racket degli animali (dai traffici di specie protette al bracconaggio, dal commercio illegale di animali di affezione alle corse clandestine di cavalli); l’aggressione al patrimonio storico, artistico e archeologico (dai furti di opere d’arte agli scavi clandestini fino ai mercati illeciti internazionali); l’illegalità nelle filiere agroalimentari (dalla produzione, con il ricorso al caporalato e l’uso di pesticidi illegali, alla ristorazione).

Queste “filiere” criminali hanno gravi impatti sull’ambiente, la salute delle persone, l’economia legale. E rappresentano una seria minaccia ai diritti finalmente sanciti dalla Costituzione, agli artt. 9 e 41, sulla tutela dell’ambiente, la biodiversità, gli ecosistemi, il rispetto degli animali, da garantire concretamente anche nell’interesse delle future generazioni.

Il ciclo di webinar si propone di realizzare un percorso propedeutico su tutte le filiere descritte, per giungere in maggio ad un momento di analisi, confronto con i decisori e proposta da parte delle realtà civiche.

I seminari sono in via di accreditamento presso gli Ordini dei Giornalisti territoriali.

Per informazioni e iscrizioni:
casacomuneaps.org
info@casacomuneaps.org