Presentati i risultati del monitoraggio di Civico 5.0: il 56% delle famiglie intervistate non conosce la certificazione energetica del proprio immobile.
Se si vogliono ridurre i consumi energetici, e quindi le emissioni in Italia, è fondamentale affrontare il problema del consumo degli edifici attraverso seri interventi di riqualificazione e di efficientamento energetico. Se si riqualificassero 30mila alloggi all’anno, questo bisognerebbe avere il coraggio di fare entro il 2030, si potrebbero raggiungere importanti risultati: quasi 400 milioni di euro annui di risparmi in bolletta per le famiglie, per una media di circa 620 euro l’anno ad alloggio, a livello ambientale si eviterebbero emissioni in atmosfera per 840.000 tonnellate di CO2 all’anno e si ridurrebbero i consumi di circa 420 milioni di metri cubi di gas sempre all’anno.
Da un punto di vista economico si potrebbe produrre anche un incremento dei valori immobiliari, stimati da vari studi, in un range compreso tra il 5 e il 15%, per abitazioni ristrutturate con standard energetici e ambientali di questo tipo. Al 2030 questa operazione permetterebbe complessivamente una riduzione di 9,7 miliardi di euro di risparmi globali in bolletta per le famiglie e 20,7 milioni di tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera e 10,3 miliardi di metri cubi di gas non consumati. Senza contare che un’azione di questo tipo permetterebbe di creare nuovi posti di lavoro, circa un milione puntando proprio sulla riqualificazione energetica (dato Rapporto Oise). Comunicato stampa
“Come accelerare la riqualificazione energetica dei condomini”
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