Otto giovani impegnati per un anno nel programma “Azioni per il clima” nella sede nazionale di Legambiente. Nella testimonianza di una volontaria le motivazioni che spingono all’impegno per un mondo migliore.
Il 25 maggio 2021 ha preso il via il progetto di servizio civile universale di Arci Servizio Civile Roma nella sede nazionale di Legambiente. Sono 8 le ragazze e i ragazzi che per un anno saranno impegnati in attività di salvaguardia e tutela dell’ambiente nell’ambito di un ampio programma, che vede coinvolti altri due progetti. Il programma di cui i progetti sono parte esprime un’idea di mondo in cui ognuno può avere un ruolo nella costruzione di una città dei diritti, basata sulla giustizia sociale, sulla partecipazione, sull’accesso alla cultura e all’educazione per tutti, sulla salvaguardia e tutela del patrimonio culturale e dell’ambiente: tutte condizioni necessarie per creare comunità inclusive e sostenibili.
Il programma Azioni per il clima unisce 3 progetti, promossi da Legambiente nazionale, Insieme per l’Aniene e Tavola Rotonda APS, in cui 16 giovani sono impegnati in iniziative di sensibilizzazione verso stili di vita sostenibili con la finalità di salvaguardare l’ambiente che ci circonda e in particolare promuovere una corretta conoscenza dei cambiamenti climatici che costituiscono una minaccia a livello globale e di come attuare politiche e pratiche di mitigazione dei loro effetti.
Nella sede nazionale di Legambiente, per un anno, gli otto operatori volontari si occuperanno di tematiche scientifiche, di educazione ambientale e di divulgazione. Saranno impegnati nella raccolta di dati, nella redazione di dossier e nell’organizzazione di iniziative e campagne volte a coinvolgere i cittadini.
Non saranno ovviamente soli in questo percorso, saranno affiancati dagli esperti dell’associazione e dai volontari che ogni giorno si battono per l’ambiente. Tutti insieme daranno vita alle storiche campagne dell’Associazione, da Goletta Verde al Treno Verde, e contribuiranno alla stesura dei dossier di Legambiente affrontando tematiche fondamentali per il nostro Paese come legalità e lotta alle ecomafie, biodiversità ed economia circolare.
Nelle motivazioni e nelle aspettative dei giovani che stanno svolgendo il servizio civile si possono cogliere i significati che attribuiscono al Servizio Civile Universale. Ilaria Zotti, operatrice volontaria del progetto “Ambientalismo Scientifico: analisi, informazione e partecipazione attiva”, realizzato da Legambiente nell’ambito del programma “Azioni per il clima” ci racconta la sua scelta di impegnarsi in azioni di tutela e valorizzazione delle risorse naturali che contribuiscono alla creazione di modelli sostenibili di consumo e sviluppo. “Quando si intraprende un nuovo percorso, qualunque esso sia, ciò che ti aspetti quasi mai corrisponde a quello che poi effettivamente sarà. Prima di iniziare tante erano le mie paure e dubbi e sicuramente, più di tutti, il timore di non essere all’altezza del lavoro che avrei dovuto svolgere. Sono sempre stata la ragazza che agisce da dietro le quinte, quella che apprezza di più le cosiddette “spalle”, che aiutano restando nell’ombra, piuttosto che i sempre menzionati supereroi. Subentrare e vivere dall’interno un progetto tanto grande, agire, mettere mano in prima persona, lasciare qualcosa agli altri, mi ha fatto pensare molto ed ho iniziato così a rivalutare l’importanza di chi si batte in primo piano per ciò in cui crede. Ho conosciuto persone eccezionali che sono attualmente i miei compagni in questo viaggio e tutti insieme stiamo portando avanti messaggi importanti di consapevolezza e sensibilizzazione, di tutela, di valorizzazione, di condivisione, voglia di agire concretamente. E’ inutile nascondersi dietro all’ idea dell’<io non posso fare niente> perché non è vero. Anche il non fare niente vuol dire fare qualcosa. Vuol dire fare una scelta. Informiamoci, cerchiamo di capire cosa ci circonda, cosa sta succedendo nel mondo ma anche del perché. Sapere ci permette di agire e attivarci per cambiare le cose. Tante sono le incognite su dove mi porterà quest’ anno, ma certamente mi aspetto una crescita personale e dopo due mesi come operatrice sento di poter dire che i presupposti ci sono. In sintesi non ho molte certezze ma so di sicuro che abitiamo tutti nello stesso posto e renderlo più sano e contribuire al suo mantenimento significherebbe lottare tutti insieme per lo stesso fine rendendoci guerrieri con l’obiettivo di vivere e non di sopravvivere. Questo, la mia passione e i miei ideali, mi spingono e mi motivano a partecipare a questo progetto. E come scrisse il grande scrittore Denis Waitley <Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle >. Ora sta a voi “.