Arrivano le condanne in appello per un veterinario e tre ex dipendenti dell’allevamento di Montichiari. Legambiente: “La sentenza di oggi restituisce finalmente verità e coerenza rispetto a quanto accadeva ai beagle all’interno dell’allevamento di Green Hill”.
“La sentenza arrivata oggi dalla Corte d’appello di Brescia e relativa al processo Green Hill Bis restituisce finalmente verità e coerenza rispetto a quanto accadeva ai beagle all’interno dell’allevamento di Montichiari. Qui tremila cani di razza beagle allevati, al fine di essere sottoposti a sperimentazione, erano tenuti in condizioni contrarie alla loro natura, maltrattati e uccisi se non rispondevano alle esigenze commerciali. Ci teniamo a ricordare che il veterinario pubblico è il primo difensore della vita degli animali e la sua funzione non è finalizzata all’ottimizzazione del risultato d’impresa, ma alla garanzia della tutela della salute e del benessere degli animali oggetto di allevamento. Legambiente, che si è costituita parte civile nel processo, è in prima linea nella battaglia contro il maltrattamento degli animali e continuerà a vigilare e denunciare sia chi continua a perpetrare abusi, sia chi non esercita il suo fondamentale ruolo di controllo, affinché non si ripetano mai più in Italia casi vergognosi come quello di Green Hill”, questo il commento di Antonino Morabito responsabile nazionale Ambiente e Legalità, Cites, Fauna e benessere animale di Legambiente.
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