Presentato Piano Ue per l’auto  

Legambiente: “La conferma del phase-out 2035 per veicoli a motore endotermico è un’ottima notizia. Un segnale importante insieme all’elettrificazione delle flotte aziendali.  

Negativo invece il compromesso sulla “flessibilità delle multe” per cercare di tenere buone le case automobilistiche.  

L’Europa e i governi nazionali devono accompagnare l’industria e l’indotto auto a riconvertire il settore. Ci aspettiamo lo stesso impegno anche dall’Esecutivo Meloni la cui azione ad oggi è stata inefficace”.

L’associazione ambientalista annuncia il 18 marzo a Roma il primo Forum Nazionale Mobilità dal titolo “Dalle politiche urbane a quelle industriali. Quale futuro per la mobilità in Italia?”. 

 “La conferma dello stop entro il 2035 per i veicoli a motore endotermico è un’ottima notizia. Un segnale importante, accompagnato anche tra le altre misure dall’elettrificazione delle flotti aziendali, su cui è importante lavorare in questi dieci anni per riconvertire il comparto auto in vista del phase-out2035. Negativo, invece, il regalo che la Commissione Europea ha scelto di fare all’industria automobilistica concedendo, nel piano auto Ue, due anni in più alle industrie automobilistiche per conformarsi agli obiettivi di CO₂ per le auto del 2025. Si tratta di un compromesso per cercare di tenere buone le case automobilistiche, sostenute dal PPE, che chiedono di rivedere il bando dei veicoli endotermici al 2035 introducendo la neutralità tecnologica. Così facendo si renderà più netta la frattura all’interno dell’Unione tra i Paesi che hanno convintamente imboccato la strada verso l’elettrico, come Germania, Francia e Spagna e chi invece, come l’Italia, sembra tentare di rimandare l’inevitabile, cedendo mercato ai player asiatici e USA. L’Europa e i governi nazionali devono accompagnare l’industria e l’indotto auto a riconvertire il settore. Ci aspettiamo lo stesso impegno anche dall’Esecutivo Meloni la cui azione ad oggi è stata inefficace. Per avere città più sostenibili e a zero emissioni è fondamentale investire, in primis, su una mobilità sostenibile ed elettrica, insieme a più trasporto pubblico, rete ciclabili e micromobilità. Temi di cui stiamo parlando in queste settimane anche con la nostra campagna Città 2030: come cambia la mobilità che sta facendo tappa in diverse città della Penisola” così commentano Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente e Roberto Scacchi responsabile nazionale mobilità. 

Riguardo il tema dell’elettrificazione delle auto aziendale, l’associazione ambientalista ricorda che si tratta di un segmento strategico, considerando che ben il 62% delle vendite delle case europee riguarda il mercato aziendale. Secondo un recente studio di T&E, infatti, se si vincolasse la vendita dei veicoli aziendali ai modelli zero emission si potrebbe garantire ai produttori europei una domanda pari a circa il 50% delle vendite necessarie per raggiungere gli standard di riduzione del 55%. 

Del futuro della mobilità si parlerà a metà marzo anche in Italia. Legambiente annuncia che martedì 18 marzo a Roma si terrà il primo Forum Nazionale Mobilità dal titolo “Dalle politiche urbane a quelle industriali. Quale futuro per la mobilità in Italia?”. L’evento, organizzato dall’associazione ambientalista presso la sala delle Bandiere della Commissione Europea Rappresentanza in Italia, vedrà confrontarsi esperti del settore e diverse realtà sulle grandi sfide presenti e future legate alla mobilità sostenibile e alla riconversione della produzione di auto in Italia.