In arrivo una campagna congiunta e il primo vademecum per promuovere la micromobilità urbana, il paradigma che fa risparmiare 1.850 tonnellate di CO2* e riconsegna alle città 66 km di strade.
Siglato oggi il protocollo di intesa tra Dott e Legambiente a favore della micromobilità urbana: la campagna prende il nome di “Muoviti meglio, muoviti green” e nasce con l’obiettivo di incentivare sempre più persone all’utilizzo dei servizi di mobilità dolce in condivisione, per combattere l’inquinamento rispettando, al contempo, le regole di buon utilizzo alla base della sicurezza urbana.
L’intesa, che durerà almeno fino ai primi mesi del 2023, darà presto vita a due iniziative di rilevanza nazionale rivolte al grande pubblico: la realizzazione del primo vademecum con le principali regole per utilizzare monopattini e biciclette in sharing in modo sostenibile e consapevole, e una campagna congiunta per incentivare e premiare chi si muove davvero in maniera green e nel rispetto delle norme.
“I mezzi di mobilità e di micromobilità elettrica rappresentano il futuro – e in parte già il presente – degli spostamenti quotidiani in città, dove si concentra la più grande quantità di emissioni inquinanti, nonché la nostra attenzione nel contrasto alla crisi climatica. – dichiara Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente – Siamo perciò lieti di intraprendere questo nuovo percorso al fianco di Dott, convinti che per rendere gli spazi urbani più vivibili sia necessario sempre più integrare, innovare e promuovere tutte le nuove modalità di trasporto a emissioni basse o nulle, sensibilizzando i cittadini a fruire di questi mezzi alternativi in maniera consapevole e nel pieno rispetto delle norme stradali. Ciascuno di noi può contribuire a rendere il tessuto urbano un luogo più sicuro e sostenibile”.
“Le strade delle nostre città sono tornate a riempirsi di auto, con livelli di traffico superiori a quelli del 2019 e un indice di congestione più alto del 20%. Da qui nasce l’idea di unirci a Legambiente e promuovere, insieme ancor più concretamente, l’utilizzo della mobilità dolce in condivisione. – afferma Andrea Giaretta, Regional General Manager Southern Europe – I nostri sono mezzi efficienti che, se usati correttamente e consapevolmente, permettono ai cittadini di riconquistare le città, ora principalmente costruite su misura d’auto. Grazie a monopattini e biciclette in condivisione possiamo generare uno spazio urbano più democratico, senza inquinare o impattare sull’ordine pubblico.”
Contro l’inquinamento: abbandonando il mezzo privato si risparmierebbero 1.850 tonnellate di CO2*
La micromobilità urbana è un concreto strumento grazie a cui le città possono combattere la congestione e l’inquinamento: dal suo lancio in Italia nel 2019, Dott ha permesso di risparmiare 1.850 tonnellate di CO2* agli utenti che hanno scelto uno dei suoi mezzi in sharing, anziché viaggiare con un’auto privata. Questo dato risulta ancora più importante considerato che, secondo il report Mal’aria di città di Legambiente, su 102 capoluoghi di Provincia analizzati, nel 2021 nessuno è riuscito a rispettare tutti e tre i valori limite suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ossia il Pm10, il Pm2.5 e l’NO2.
Inoltre, nel 2021, Dott ha ridotto del 40% la sua impronta carbonica per km e ha introdotto un nuovo strumento di controllo che ogni mese monitora le emissioni e permette all’azienda di verificare come e quanto le iniziative ambientali intraprese aiutino a migliorare il suo impatto sull’ambiente. Eventuali emissioni, che non vengono al momento ridotte, vengono però compensate, rendendo così Dott un operatore carbon neutral.
Contro la congestione: 66 km di auto in meno sulle strade italiane
Una parte enorme del problema legato alla qualità dell’aria deriva dall’alto numero di viaggi effettuati in città con automobili private, che, in Italia, avvengono con in media solo 1.1 persone a bordo.
Secondo le ultime statistiche di ACI riferite all’anno 2020, nel nostro Paese circolano 39.717.874 autovetture, oltre la metà delle quali di categoria inferiore all’Euro 5. Per le strade della Capitale, ad esempio, viaggia il più alto numero di auto in rapporto agli abitanti (62/100). Se solo 15.000 automobilisti italiani si convertissero all’utilizzo di biciclette e monopattini in sharing, si libererebbero oltre 66 km di strade. Una lunghezza pari al Grande Raccordo Anulare romano. Sarebbe abbastanza spazio per oltre 50.000 mezzi della mobilità dolce, nuove piste ciclabili, aree pedonali e parchi.
* La CO2 risparmiata è calcolata in 122,3g/km come da parametro dell’Unione Europea (ultimo dato al 2019).