World social Forum al via oggi in Nepal con il messaggio d’apertura del segretario generale delle nazioni unite António Guterrez.
Legambiente membro della delegazione italiana commenta così: “Importanti le parole del segretario Guterrez, ci ricorda che la crisi climatica si contrasta solo lavorando insieme.
L’Italia dia l’esempio trasformando in realtà gli impegni presi all’ultima COP28 di Dubai anche attraverso quel Patto di solidarietà per il clima proposto da Guterrez e facendosi portavoce di nuovi impegni internazionali. Da Kathmandu proponiamo la nascita di un’alleanza internazionale per contrastare la crisi climatica anche ad alta quota e che veda protagonista anche l’Italia”
Per Legambiente il messaggio del segretario delle nazioni unite António Guterrez letto in apertura del World social Forum, al via oggi in Nepal, a Kathmandu, è di estrema importanza perché ribadisce quale deve essere la chiave vincente da utilizzare per contrastare la crisi climatica. Ossia unirci insieme per affrontare l’emergenza climatica, coinvolgendo anche le comunità locali.
“Cooperazione, solidarietà, azioni concrete e sostenibilità ambientale – commenta Vanda Bonardo responsabile nazionale Alpi di Legambiente e presente al World Social Forum – sono i quattro pilastri sui cui sarà fondamentale lavorare da qui ai prossimi anni su più livelli per contrastare le tre crisi in atto, quella climatica, sociale ed economica. In particolare l’avanzare dell’emergenza climatica, che non risparmia nessun Paese al mondo, ci impone di velocizzare il tempo dell’azione e della concretezza. Ogni singola nazione deve dare il suo contribuito a partire dall’Italia tenendo fede agli impegni presi all’ultima COP28 di Dubai anche attraverso quel Patto di solidarietà per il clima, proposto e ricordato oggi al World Social Forum dal segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres, tra Paesi industrializzati, emergenti e in via di sviluppo per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 a livello globale. Il nostro Paese dia l’esempio e faccia la differenza con politiche climatiche più ambiziose e coraggiose, facendosi al tempo stesso promotrice di nuovi impegni internazionali. Da Kathmandu, dove domani presenteremo le nostre proposte, proporremo la nascita di un’alleanza internazionale per contrastare la crisi climatica anche ad alta quota e che veda protagonista anche l’Italia”.
Legambiente, insieme al CAI e ad altre associazioni (collettivo FocusPuller, l’Alleanza Internazionale degli Abitanti, l’Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna e Un Ponte Per ET), fa parte della delegazione italiana presente al World Social Forum, in programma fino al 19 febbraio in Nepal, e che interverrà sul tema emergenza climatica e montagne in crisi il 16 e 17 febbraio. L’associazione ambientalista condividerà e racconterà alcune delle sue attività di punta – dalla campagna Carovana dei ghiacciai che da quattro anni monitora lo stato di salute dei ghiacciai alpini al Manifesto per una governance europea dei ghiacciai, dal report Nevediversa al documentario appena realizzato sull’agonia dei ghiacciai alpini – e porterà sul tavolo internazionale quattro proposte: l’importanza di una alleanza internazionale per contrastare crisi climatica e ghiacciai in sofferenza, un turismo più sostenibile e meno di massa ad alta quota, a partire da quello sugli ottomila, il supporto reciproco nella realizzazione di buone pratiche di adattamento più campagne di informazione per sensibilizzare turisti e comunità locali sul tema dell’abbandono dei rifiuti in montagna”.