Arrivederci stelle

Su Nuova Ecologia di aprile: la luce artificiale inquina il cielo notturno, gli effetti sulla biodiversità.  E ancora: l’inchiesta sulla crisi idrica in Italia, lo speciale dedicato all’accordo ONU sulla protezione degli oceani e l’intervista al celebre regista Brando Quilici. 

   

Alzando lo sguardo al cielo si scorgono sempre meno stelle, oscurate dallo skyglow: un bagliore permanente e diffuso anche al di fuori delle aree urbane. Dal 2011 il cielo notturno è diventato più luminoso in media del 9,6% annuo e, secondo una ricerca pubblicata su “Science”, un bambino nato oggi in un luogo dove sono visibili 250 stelle, quando compirà 18 anni potrà vederne appena 100. “Arrivederci stelle” è il titolo della storia di copertina di Nuova Ecologia di aprile, illustrata da Antonio Pronostico, dedicata alle cause ed effetti dell’inquinamento luminoso sulla nostra salute e sulla biodiversità.

“Biodiversità in Alto mare” è il titolo dello speciale dedicato allo storico accordo – raggiunto a marzo dopo 15 anni di trattative – tra gli Stati membri dell’ONU per proteggere l’alto mare: un tesoro fragile e vitale che rappresenta il 95% della biosfera del pianeta, produce la metà dell’ossigeno e assorbe l’anidride carbonica.

Nella sezione Inchieste del mensile di Legambiente “Paese a secco”: la crisi idrica è già evidente in primavera ma l’Italia ancora non dispone di un protocollo nazionale di monitoraggio sulla disponibilità d’acqua da prelevare.

E ancora “Lotta senza confine”. Nel 2025 la città italiana Gorizia e la slovena Nova Gorica saranno insieme la “Capitale europea della cultura”. Un’occasione unica, secondo gli ambientalisti, per risolvere questioni ambientali vecchie di decenni. “Un patto per gli impollinatori” sul progetto Life “BEEadapt” di Legambiente che mira a supportare la capacità di adattamento degli impollinatori ai cambiamenti climatici, migliorando la connettività ecologica e l’eterogeneità degli habitat in aree urbane, periurbane e rurali. “La sfida della riconversione”: per accelerare la transizione ecologica e smarcarsi dal gas russo, l’Europa punta su biogas e biometano e l’Italia è chiamata a fare la sua parte. “Gli effetti della fienagione”: il taglio del fieno è tra le cause del declino delle specie animali e vegetali in zone coltivate o pascolate, fermarlo è possibile grazie a semplici pratiche gestionali.

Esperienze immerse nel verde nei servizi “Biodiversità da esplorare” e “Un cammino che arriva da lontano”: il primo sul viaggio in bici di tutto lo Stivale di Emanuela Dattolo e Domenico D’Alelio e il secondo sul cammino di 100 km, da Sapri a Palinuro, nel suggestivo Parco nazionale del Cilento.
Un invito a non dimenticare è “Storie di una catastrofe”: a 37 anni dal 26 aprile 1986 un graphic novel ci riporta a Chernobyl, prima, durante e dopo l’incidente nucleare. Per la sezione cultura “Fare film sugli animali per tornare all’essenza”: a colloquio con Brando Quilic, celebre regista de “Il ragazzo e la tigre”, che nel suo cinema coniuga l’impegno ambientale con l’avventura e l’intrattenimento.

Questi e altri contenuti saranno al centro della presentazione di Nuova Ecologia di aprile, in diretta streaming oggi, 4 aprile, alle ore 11.30, sul sito (lanuovaecologia.it) e sui canali social della rivista, e sul profilo LinkedIn di Legambiente. Introduce Francesco Loiacono, direttore di Nuova Ecologia. Partecipano: Piero Benvenuti, direttore del Centro dell’Unione astronomica internazionale, Leonardo Tunesi, responsabile dell’area biodiversità marina dell’Ispra, Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente e i giornalisti Fabio Dessì, Rocco Bellantone e Giulia Assogna.

Durante la diretta Gianlorenzo Ingrami realizzerà delle vignette sui temi trattati.