Il punto della situazione sulla fauna selvatica in Italia: storie di tutela di successo e criticità. Buone pratiche e 20 regole-consigli, per rispettare gli animali selvatici.
Torna a crescere in Appennino la popolazione del Grifone, con ben 64 coppie nidificanti contate nel 2022, così come quella del lupo che raggiunge in tutta la Penisola quota 3.300 esemplari. Buone notizie arrivano anche dalle isole pontine dove si registra un successo riproduttivo delle berte nidificanti, berta maggiore e berta minore, anche se restano tra le specie in pericolo insieme all’uccello della tempesta. Preoccupa nel Mar Mediterraneo la situazione dei pesci cartilaginei. L’impatto maggiore delle attività umane sulle popolazioni di squali, razze e chimere deriva dalle catture accidentali durante le attività di pesca professionale. Tra le specie in pericolo critico, anche il Palombo Mustelus mustelus, la Manta mediterranea e il Palombo stellato. Desta preoccupazione, inoltre, la norma sulla fauna selvatica che favorisce nella Penisola la caccia libera nelle aree urbane e in quelle protette.
È quanto emerge, in sintesi, dal report “Natura Selvatica a rischio in Italia” che Legambiente diffonde in occasione del World Wildlife Day, dedicato alla “Partneship for Wildlife Conservation”, con un’analisi su alcune specie della Penisola incrociando storie di tutela di successo, studi e casi territoriali, e facendo il punto su sfide e difficoltà da affrontare. Perché se da un lato alcune specie a rischio estinzione o in pericolo, grazie a numerosi progetti di tutela avviati negli ultimi 30 anni, stanno ripopolando lentamente la Penisola, dall’altra parte non mancano le difficoltà. Tra queste la convivenza tra uomo e grandi predatori, come lupo e orso. Il triste epilogo dell’orso Juan Carrito ha posto nuovamente in primo piano il problema.
A questo proposito nel report troverete un vademecum con 20 regole-consigli, per rispettare gli animali selvatici.
World Wildlife Day – Giornata mondiale della fauna selvatica
Il valore inestimabile della natura selvatica viene celebrato il 3 marzo di ogni anno in occasione del World Wildlife Day – WWD- proclamato nel 2013 dall’Assemblea generale dell’ONU per ricordare la ricorrenza della firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) avvenuta nel 1973 a Washington ed emendata a Bonn nel 1979.
Il tema del WWD scelto per il 2023 “Partneship for Wildlife Conservation” (Partenariato per la conservazione della fauna selvatica) ci rammenta come sia importante la leale collaborazione tra le diverse istituzioni per garantire la conservazione delle diverse forme di fauna e flora selvatiche per poter fruire dei benefici, anche economici, per le persone e il Pianeta, e l’urgenza di intensificare la lotta contro i crimini perpetrati verso la fauna selvatica e le numerose specie animali minacciate dalle azioni dell’uomo.