Orsa Amarena, chi l’ha uccisa non ha scuse

Chi ha deliberatamente ucciso l’Orsa Amarena non ha nessuna giustificazione e non può accampare nessuna scusa, perché ha scelto di sparare ad un animale protetto ed a rischio di estinzione per proteggere delle galline che generalmente finisco in pentola.

Una scelta che non è stata condizionata da una situazione di rischio perché l’Orsa Amarena non ha mai nemmeno simulato aggressioni verso le persone, né giustificabile dalla perdita di un patrimonio economico perché il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise avrebbe risarcito come da prassi anche questa irrisoria perdita del costo delle galline. Si tratta di un atto volontario, grave e ingiustificabile che richiama tutti alla massima responsabilità e al continuo impegno per migliorare la coesistenza della fauna selvatica con le comunità locali. La coesistenza è una scelta consapevole delle popolazioni marsicane e appenniniche su cui non si faranno passi indietro.

Fatti come questi sono un danno per l’intera comunità abruzzese e non devono essere tollerate, anche per questa ragione Legambiente si costituirà parte civile contro il responsabile dell’uccisione dell’Orsa Amarena.



Antonio Nicoletti

Antonio Nicoletti

Responsabile nazionale Aree protette e biodiversità di Legambiente


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