A Roma il 16 e il 17 maggio: il ruolo della giustizia ambientale a dieci anni dall’introduzione dei delitti contro l’ambiente nel codice penale.
In questi ultimi dieci anni si sono evoluti, com’è accaduto per le mafie, anche i fenomeni di aggressione criminale all’ambiente in cui viviamo. Conoscerli, attraverso il racconto di donne e uomini della società civile che vivono ogni giorno nei territori dell’ecomafia; confrontarsi con chi, dalle Università alle forze dell’ordine, li studia e svolge indagini spesso complesse; ragionare insieme sulle richieste da fare alle istituzioni, saranno il cuore della conferenza nazionale ControEcomafie, organizzata da Legambiente e Libera, in collaborazione con l’Università Roma Tre e “Casa Comune”.
Due giornate di lavoro, il 16 e 17 maggio, a Roma che sono concluse con la presentazione di un “Manifesto” in cui sono state raccolte riflessioni e proposte emerse dai gruppi di lavoro. E dare più forza all’impegno di chi vuole, ostinatamente, affermare verità e giustizia in nome del popolo inquinato.
La conferenza, che segna la conclusione di un percorso formativo online articolato in una serie di webinar, per fare il punto sui progressi e le sfide nella lotta contro le ecomafie, a dieci anni dall’introduzione dei delitti contro l’ambiente nel codice penale.
Un appuntamento fondamentale per riflettere sul ruolo della giustizia ambientale e sul contrasto ai crimini che danneggiano il nostro ecosistema, promuovendo un confronto tra esperti, istituzioni e società civile.
Approfondimenti
Il nostro rapporto: i primi dieci anni della legge 68/2015
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