La crisi climatica avanza e il Governo continua a finanziare l’energia fossile. Una situazione inaccettabile contro cui siamo tornati a mobilitarci sabato 14 giugno nei luoghi simbolo dell’Italia fossile.
Il richiamo del fossile non molla la presa sul Governo italiano. Nonostante la crisi climatica ed energetica, i costi esorbitanti della bolletta energetica causati dalla dipendenza dall’estero e la necessità di rispettare gli obiettivi europei di azzeramento delle emissioni nette, l’esecutivo continua a legittimare nuovi progetti di sfruttamento di fonti energetiche inquinanti, oltre a delineare un surreale scenario di ritorno del nucleare in Italia.
Stop fossili – Start rinnovabili, 14 giugno
Contro le politiche anacronistiche di sostegno alle fonti fossili del Governo italiano siamo tornati in piazza sabato 14 giugno con iniziative in luoghi simbolo della Penisola, tutti segnati dalla presenza di infrastrutture della filiera delle fossili.
Il programma degli appuntamenti
Italia Fossile
La mappa Italia Fossile che abbiamo realizzato sulla base dei dati del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, conferma che ad aprile 2025 sono ben 192 progetti legati alle fonti fossili in attesa di valutazione (22 in più rispetto all’ultima mappatura effettuata a fine 2023), tra cui 83 procedure su centrali a gas, 16 per nuovi rigassificatori, 1.323 chilometri di nuovi gasdotti, due nuovi impianti di stoccaggio in attesa di Valutazione d’Impatto Ambientale, 23 progetti relativi a permessi di ricerca e concessioni per la coltivazione di idrocarburi. A questi si aggiungono 35 nuove richieste per lo svolgimento di attività connesse allo sfruttamento degli idrocarburi. A livello regionale, l’Emilia-Romagna detiene il primato regionale per numero di istanze in fase di autorizzazione relative ad attività estrattive e infrastrutture fossili: sono ben 33. Seguono Lombardia (18), Sicilia e Puglia (16 ciascuna), Abruzzo (14), Marche (12), Sardegna (11). Le restanti regioni – a eccezione della Valle d’Aosta dove non risultano progetti in valutazione – registrano meno di dieci istanze ciascuna.