Il racconto dei danni ambientali “collaterali” a quelli umanitari nel conflitto in Ucraina sul mensile di Legambiente. E ancora: l’intervista al cantautore Francesco Guccini sul suo Appennino; le inchieste sulla tutela della biodiversità in declino e sulla chimica in tavola; viaggio in carrozza sulla Transiberiana d’Italia.
Aria, acqua e terra avvelenate e non protette. Miniere di carbone allagate e abbandonate, dighe piene di fanghi tossici. Armi, mine e munizioni sparse per i campi, emissioni climalteranti fuori controllo: la Nuova Ecologia di febbraio denuncia i danni all’ambiente, oltre che alla vita umana, provocati da un anno di conflitto in Ucraina. Perché “La guerra è tossica”, titola la storia di copertina del mensile di Legambiente, in un Paese che ospita il 35% della biodiversità europea e dove il conto ambientale dell’invasione russa ammonta già a 39 miliardi di euro. Mentre l’incubo nucleare potrebbe riaffacciarsi all’orizzonte, con la centrale di Zaporizhzhia a rischio incidente. Il numero di questo mese prova a stimare anche l’impatto sul clima di tutti gli eserciti del mondo che, se rappresentassero un Paese, equivarrebbero alla quarta nazione più inquinante del Pianeta: ma le cifre attuali sono stime per difetto, approfondisce Nuova Ecologia, dato che gran parte degli Stati non comunica le emissioni del settore Difesa e che in molti di essi si assiste a un aumento delle spese militari. Un impegno economico in contrasto con gli obiettivi climatici e con la necessità di investire nella protezione della natura, come puntualizza l’editoriale del direttore Francesco Loiacono.
Per la sezione Protagonisti, Nuova Ecologia intervista Francesco Guccini: “Non ci può essere nostalgia di un mondo più povero, di una vita più dura”, sostiene il cantautore che racconta il suo rapporto con gli Appennini e con i luoghi che tanto hanno ispirato la sua poetica. Con uno sguardo al futuro del cicloturismo e alle sue potenzialità rigenerative per il territorio, dopo il sostegno dato alla Ciclovia dell’Appennino, percorso che vede la collaborazione di Legambiente e ViviAppennino e che attraversa la dorsale del Paese, dalla Liguria alla Sicilia.
“La biodiversità merita un 30, anzi quattro” è il titolo dell’inchiesta che illustra i pilastri dell’accordo firmato alla COP15 di Montreal in cui 196 Paesi riuniti hanno fissato gli impegni per tutelare il 30% delle aree marine, terrestri e fluviali entro il 2030. Un obiettivo raggiungibile destinando almeno 200 miliardi di dollari alla biodiversità e sottraendone 500 alle attività che danneggiano la natura, spiegano i servizi di Nuova Ecologia. Alcune delle aree prioritarie d’intervento dovranno riguardare acque dolci e coste, gli ambienti più a rischio nel nostro Paese.
In viaggio, tra Abruzzo e Molise, “In carrozza sulla Transiberiana d’Italia”, attraverso la Ferrovia dei Parchi che da Sulmona si snoda lungo 128 km: un modello per tutte le linee turistiche italiane, i cui numeri confermano la voglia di un turismo lento.
Al centro di “Chimica in tavola” gli ultimi dati del dossier “Stop pesticidi” di Legambiente che nelle sue indagini ha trovato tracce di fitofarmaci nel 44% dei campioni di cibo analizzati. Un rischio per l’uomo e per l’ambiente, nonostante una strada “sana” sia percorribile.
Questi e altri contenuti saranno al centro della presentazione di Nuova Ecologia di febbraio, in diretta streaming oggi, alle ore 11.30, sul sito (lanuovaecologia.it) e sui canali social della rivista, oltre che sul profilo LinkedIn di Legambiente.
Introduce Francesco Loiacono, direttore di Nuova Ecologia. Partecipano: Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente, Lorenzo Ciccarese, ricercatore Ispra e rappresentante italiano Ipbes, e i giornalisti Rocco Bellantone, Fabio Dessì, Giulia Assogna e Lorenzo Marinone. Durante la diretta Gianlorenzo Ingrami realizzerà delle vignette sui temi trattati.