Comunità energetiche e piccoli comuni. Dati, storie ed eventi di Voler Bene all’Italia 2022

Comunità energetiche: opportunità per i borghi italiani. Innovazione e autoproduzione da rinnovabili al centro della rivoluzione messa in campo dai piccoli comuni. 38 in Italia quelli 100% rinnovabili e 2.271 quelli 100% elettrici.

Oltre cento i borghi che hanno sottoscritto il Manifesto per la democrazia energetica promosso da Legambiente e Kyoto Club.

I numeri e le storie di Voler Bene all’Italia 2022 che dal 2 al 5 giugno torna insieme con eventi e itinerari dedicati alla scoperta del territorio ma anche alle potenzialità delle fonti pulite. Da Biccari (FG) a Pettorano sul Gizio (AQ) da Castelmezzano (PZ) passando per Arrone (TR) nel cuore della Val Nerina a Gaiba (RO) in Veneto.

La transizione ecologica ed energetica passa anche attraverso i piccoli comuni. Innovazione, sostenibilità ambientale e comunità energetiche sono le parole chiave al centro di questa rivoluzione che ha per protagonisti anche i piccoli borghi sotto i 5mila abitanti. Parliamo di realtà capaci di mettersi in gioco e di stare al passo con i tempi, nonostante le difficoltà e il problema dello spopolamento. A parlar chiaro sono i numeri e le storie raccolti da Legambiente e Kyoto Club in occasione della presentazione di Voler Bene all’Italia 2022, la festa nazionale dei borghi in programma dal 2 al 5 giugno nella Penisola, e che testimoniano il cambiamento energetico in atto: 38 i piccoli comuni italiani 100% rinnovabili che grazie al mix delle fonti rinnovabili riescono a produrre più energia elettrica e termica di quella consumata dalle famiglie residenti. 2.271 quelli 100% elettrici, dove la produzione elettrica da rinnovabili supera i fabbisogni delle famiglie residenti. E poi ci sono quei territori la cui produzione di energia da fonti rinnovabili varia tra il 50% e il 99%. In questo contesto, dalla Penisola arrivano anche gli esempi di chi ha già realizzato una comunità energetica rinnovabile con il duplice obiettivo di efficientare i consumi e autoprodurre energia come ha fatto il comune di Ferla, in provincia di Siracusa, il primo in Sicilia, o quello di Biccari, in Puglia nell’entroterra nel cuore dei Monti Dauni, e poi ci sono quelli che in cui la comunità energetica sta partendo proprio in questi giorni come accade ad esempio nel comune sardo di Serrenti.

A loro e ai piccoli comuni laboratori di innovazione, Legambiente dedica la 19esima edizione di Voler Bene all’Italia che quest’anno avrà come tema centrale quello delle comunità energetiche rinnovabili (CER), in un anno cruciale per i borghi sotto i 5mila abitanti che attendono l’attuazione della normativa legata alle CER e l’attivazione del fondo da 2,2 miliardi di euro del PNRR destinato allo sviluppo di comunità energetiche in questi territori. Le comunità energetiche, introdotte giuridicamente in Italia nel 2020 con l’art 42 bis del Decreto Milleproroghe, rendono finalmente possibile nel nostro Paese lo scambio comunitario di energia rinnovabile, determinando un cambio di paradigma nella generazione energetica e distribuendo in queste realtà importanti vantaggi economici, sociali e ambientali diffusi. Parliamo di un nuovo modello di produrre e distribuire energia che fa a meno delle fonti fossili, in un’ottica di partecipazione democratica tra cittadini, imprese, istituzioni. Una rivoluzione energetica in cui credono fortemente i piccoli comuni: ad oggi sono oltre cento quelli che nella Penisola hanno sottoscritto il Manifesto per la democrazia energetica, promosso da Legambiente e Kyoto Club insieme a AzzeroC02, Ass. Borghi Autentici di Italia, Touring Club Italiano, Borghi più belli di Italia, Appennino Bike Tour, partner del progetto “Be.Com.E. Dai Borghi alle comunità energetiche”. Attraverso la sottoscrizione del Manifesto, ogni  comune esprime la sua ferma volontà di partecipazione ad un processo verso una giusta transizione ecologica e chiede a Governo e Regioni di tradurre nei bandi e nelle politiche le necessità tecniche e sociali per facilitare la realizzazione di comunità energetiche, definendo criteri e modalità facili per la concessione di finanziamenti e di regolamentazioni coerenti per la realizzazione di impianti di produzione di rinnovabili anche abbinati a sistemi di accumulo di energia nei piccoli comuni italiani.

“Le comunità energetiche – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – rappresentano un’occasione unica per le comunità sparse del paese e i piccoli comuni, per andare verso una giusta transizione ecologica, superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti e per ridurre il peso geopolitico delle fonti fossili, fonte di tensioni internazionali e guerre anche nel cuore dell’Europa.  A questo scenario, vogliamo contrapporre un nuovo modello energetico diffuso basato su grandi impianti e autoproduzione e condivisione dell’energia da fonti rinnovabili, impegnandoci a costruire Comunità energetiche rinnovabili e solidali attraverso processi di partecipazione e innovazione sociale, capaci di innescare un profondo cambiamento dei territori nell’ottica di una maggior giustizia ambientale, climatica e sociale”.

“Il 2022 – spiega Francesco Ferrante, vicepresidente del Kyoto Club – è un anno cruciale per i piccoli comuni e per i fondi del PNRR. In questo quadro, le comunità energetiche possono essere una straordinaria opportunità e noi ci impegneremo per diffondere il più possibile le corrette informazioni e aiutare i piccoli comuni a realizzarle e con questa edizione di Voler bene all’Italia insieme a Legambiente racconteremo anche quei borghi che stanno davvero scommettendo e puntando davvero sulle rinnovabili, apportando benefici all’ambiente, al clima ma anche benefici economici”.

Voler Bene all’Italia, campagna storica dell’associazione ambientalista realizzata con il Patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica, Ministero per gli affari regionali e le Autonomia, Ministero per il Sud e la coesione sociale, è stata presentata oggi nel corso del webinar “Comunità energetiche: opportunità per i borghi italiani” in diretta streaming su nuovaecologia.it e kyotoclub.org, sul canale YouTube e LinkedIn di Legambiente e ha visto la partecipazione di esperti del settore, associazioni, rappresentanti del mondo politico e istituzionali confrontarsi sul tema.

Proposte al Governo – Cinque le richieste che Legambiente e Kyoto Club hanno lanciato oggi al Governo in merito alle comunità energetiche: 1) Governo e Autorità definiscano al più presto con i relativi decreti e delibere le tecnicalità e gli incentivi indispensabili per la partenza reale delle comunità energetiche in tutto il Paese: siamo già in ritardo! 2) Nei bandi del PNRR destinati ai piccoli comuni si faccia uno sforzo reale di semplificazione per definire modalità facili per la concessione di finanziamenti e tempi congrui per la risposta ai bandi: non sarebbe tollerabile scaricare sui Sindaci e sulle fragili strutture dei piccoli comuni ritardi imputabili allo Stato centrale. 3) Nei bandi sia data la dovuta attenzione (prevedendo adeguate facilitazioni) al processo di costruzione delle comunità e non soltanto alla realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili i quali comunque devono essere sostenuti con fondi coerenti con i costi reali. 4) è indispensabile che parallelamente si completi finalmente il processo di semplificazione delle autorizzazioni che sia snello e coerente con il bando in modo da evitare che progetti approvati e finanziati siano poi bloccati dalla burocrazia. 5) Prevedere il finanziamento a fondo perduto per quelle CER in cui sono coinvolte solo cittadini, amministrazioni e terzo settore, con criteri premianti per le attenzioni rivolte al sociale, alla marginalità geografica, all’utilizzo di soluzioni tecnologiche di gradevole impatto estetico.

Piazze in festa. Da Borghi a Comunità energetiche

Come ogni anno Voler Bene all’Italia sarà anche un week-end di festa e di iniziative. In prima linea anche i comuni- pilota del progetto Be.Com.ME, come ad esempio il borgo Serra de Conti nelle Marche, ferito dal sisma del Centro Italia, noto per le politiche di sostenibilità sul ciclo dei rifiuti e sulla bioedilizia, che organizza nel week end un’iniziativa dedicata alle aziende di qualità che hanno reso famoso il luogo per il recupero della cicerchia. Ad Arrone, in provincia di Terni, in Val Nerina il 4 giugno si riuniranno i piccoli comuni dell’Umbria per discutere di transizione energetica e si inizierà a disegnare il progetto di una CER intorno alle sue start up digitali. A Pettorano Sul Gizio, borgo abruzzese che attiverà la sua comunità energetica intorno alla riserva regionale, il 2 giugno, oltre ad un’escursione in mountain bike con visita guidata, verrà organizzato un incontro tra la costituente comunità energetica nelle aree protette. Nel cuore delle dolomiti lucane, domenica 5 giugno, si incontreranno i 13 comuni dell’unione guidati dal comune di Castelmezzano che ospiterà la prima riunione per la costituzione della Comunità energetica e un evento dedicato alla pace, facendo sventolare una bandiera della pace, lungo il filo del volo dell’angelo.

A Tramonti di Sotto, piccolo borgo friulano di montagna di 370 abitanti, molto attivo nella valorizzazione dell’ambiente naturale e sociale locale, con il suo consorzio di valorizzazione dei beni territoriali (legno, prodotti agricoli di montagna, piccoli allevamenti, negozi di prossimità) sta lavorando in coordinamento con altri comuni della vallata per costituire una CER e organizzerà una passeggiata il 5 giugno. A Roccabascerana nel beneventano il 4 giugno degustazioni e attrazioni per raccontare alla comunità locale i benefici della costruzione di una CER, come a Pietracatella nel Molise o a Gaiba, in provincia di Rovigo, in Veneto dove rispettivamente il 3 giugno e il 2 giugno si sta organizzando un convegno sul tema con la popolazione locale.

Tra i comuni in festa anche quelli che le comunità energetiche le hanno già fatte, come Ferla in Sicilia, e Biccari in Puglia che ha lanciato Oil Free Zone Monti Dauni. Qui il 2 giugno, tra visite guidate e mercatini del gusto a cura di Slow Food, ci sarà la tavola rotonda sulle comunità energetiche come risorsa, così come in Sardegna a Serrenti, nel medio campidano, dove la comunità energetica sta partendo in questi giorni, si organizza il 4 giugno una passeggiata tra le tre case dell’energia per spiegare ai locali il progetto che implementa un modello che è stato già premiato come comune 100% rinnovabile. A questi eventi si aggiungono tanti altri incontri sul tema della comunità energetiche: da Farnese (VT) dove è in via di definizione un convegno a Sutera, in Sicilia, fino alla Toscana di Fivizzano in Lunigiana, dove sabato 4 e domenica 5 giugno 2022 verrà festeggiata Voler Bene all’Italia con la Festa della Geologia a Equi Terme.