In nome del popolo inquinato: ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera presentano il report sullo stato delle bonifiche dei siti di interesse nazionale.
In nome del popolo inquinato: ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera presentano il report sullo stato delle bonifiche dei siti di interesse nazionale.
A Napoli Est sulla spiaggia a S.G. a Teduccio il flash mob della campagna nazionale “Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato”.
Legambiente: “Chiediamo ecogiustizia e un futuro libero dai veleni. Da oltre dieci anni denunciamo con vertenze, azioni e manifestazioni l’inquinamento da Pfas e il diritto negato alla salute e a un ambiente salubre. Chi ha inquinato per anni il territorio, paghi”.
“S.I.N di Brescia-Caffaro vittima di oltre vent’anni di stallo. Finalmente avviato il progetto di bonifica/messa in sicurezza del Sito Industriale, ma attualmente risultano bonificati appena l’1,9% dei 262 ettari di suolo (le aree pubbliche) e lo 0% dei 2.109 ettari di acque sotterranee.
Tappa in Campania per la campagna nazionale promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera per chiedere verità, giustizia e bonifiche immediate per la Terra dei Fuochi!
Le associazioni: “Bene nomina Commissario unico per la Terra fuochi. Ora subito le bonifiche e si attui quanto chiesto dalla sentenza CEDU sul monitoraggio e la creazione di una piattaforma di informazione pubblica”.
Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato. Quarta tappa in Sicilia, ad Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa, per la campagna nazionale promossa da ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera. Protagonista il Sito di interesse Nazionale (S.I.N) di Priolo.
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato lo Stato italiano per inazione di fronte all’interramento di rifiuti tossici per mano delle mafie nel territorio campano. Una sentenza che richiama alla responsabilità un’intera classe politica.
Legambiente: “Una sentenza che richiama alla responsabilità un’intera classe politica bipartisan. Ora ecogiustizia, a partire da una accelerazione seria, efficiente ed efficace della bonifica”.
Legambiente: “Grave e inaccettabile che il Governo continui ad attingere alle risorse destinate alle bonifiche dell’ex Ilva per far fronte alle carenze di liquidità di Acciaierie d’Italia in AS.