È una domanda che Legambiente storicamente si è spesso posta e che dobbiamo porci anche oggi: come possiamo rimuovere gli ostacoli che impediscono che ciò che è giusto ambientalmente lo sia anche socialmente?

È una domanda che Legambiente storicamente si è spesso posta e che dobbiamo porci anche oggi: come possiamo rimuovere gli ostacoli che impediscono che ciò che è giusto ambientalmente lo sia anche socialmente?

La Corte dei Conti ha deciso di bocciare la delibera CIPESS, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, che lo scorso 6 agosto aveva dato l’ok al progetto del Ponte sullo Stretto da 13,5 miliardi di euro.

Dal 4 al 7 novembre parteciperemo alla 28° edizione di Ecomondo, il punto di riferimento internazionale per la transizione ecologica e l’economia circolare. Scopri i nostri appuntamenti in programma.

In Italia le città sono sempre più in affanno nel raggiungere performance ambientali sostenibili. A raccontarlo Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore.

Oltre 50 tra comuni e aziende hanno preso parte al nostro campionato urbano della mobilità sostenibile che promuovere gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola in bici.

Mobilità alternativa, cibi biologici e a km zero, casette dell’acqua, stoviglie compostabili, economia circolare e buone pratiche: da ottobre torna il ciclo di webinar gratuiti “Green Event Management” per operatori culturali, organizzatori di eventi, amministrazioni pubbliche, associazioni.

Grazie al 5 per mille nel 2024 raccolti circa 604 milioni di euro. Ma enti di ricerca e associazioni no profit ne riceveranno 525. L’appello della società civile per eliminare il tetto al 5 per mille e liberare i progetti che fanno bene al Paese.

Le filiere industriali dell’economia circolare al centro della dodicesima edizione della conferenza organizzata da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club. Premiati i Comuni Ricicloni 2025.

Un blackout di proporzioni storiche ha colpito Spagna e Portogallo il 28 aprile 2025, lasciando milioni di cittadini senza elettricità per quasi 24 ore. Nei giorni successivi si è diffusa una narrativa secondo cui le energie rinnovabili sarebbero all’origine del collasso del sistema elettrico. È stato davvero così? No, per niente.