La rete delle realtà montane virtuose a confronto per combattere lo spopolamento e per una rinascita sostenibile in quota.
La rete delle realtà montane virtuose a confronto per combattere lo spopolamento e per una rinascita sostenibile in quota.
Non c’è più tempo per continuare a discutere di quale strategia energetica ha bisogno il nostro Paese: 8, 9 e 10 giugno, insieme a un fitto cartello di associazioni, scendiamo nelle piazze d’Italia per chiedere lo sblocco delle energie rinnovabili e lo stop ai sussidi alle fonti fossili.
I mutamenti climatici sono il problema più grande che abbiamo, una sfida epocale che dobbiamo vincere e per cui dobbiamo batterci in tutte le sedi possibili. O perdiamo tutti.
Il paesaggio italiano è sotto attacco. Non solo per l’incuria e la cementificazione degli ultimi decenni. Ma anche per gli effetti sempre più gravi e devastanti della crisi climatica in atto. Ondate di calore, alluvioni, frane, tempeste di vento, bombe d’acqua stanno sfigurando il volto del Belpaese.
L’Italia continua ad andare nella direzione sbagliata. Nel 2021 stanziati 41,8 miliardi di euro per le fonti fossili. Ben 7,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente.
L’impronta idrica come strumento di adattamento alla crisi climatica al centro del IV Forum Acqua: incontro tra esperti di settore per condividere esperienze volte a rendere più sostenibile la nostra impronta idrica sulla Terra.
La resistenza del Ghiacciaio Occidentale del Montasio: dagli anni ’20 ad oggi registra una perdita di volume del 75% circa e una riduzione di spessore pari a 40 metri. Dal 2005 si è stabilizzato, in controtendenza rispetto agli altri ghiacciai alpini.
I risultati del monitoraggio presentati in conferenza stampa a Torino: Ghiacionevati di Flua, scomparsi quasi del tutto. Ghiacciaio di Indren, in due anni registrato un arretramento frontale di 64 metri, 40 solo nell’ultimo anno.
I nuovi dati aggiornati della mappa del rischio climatico realizzata da Legambiente: da gennaio a luglio 2022 registrati in Italia 132 eventi climatici estremi, numero più alto della media annua dell’ultimo decennio.
Ghiacciai in emorragia: Miage, in 14 anni spariti circa 100 miliardi di litri di acqua pari a tre volte il volume dell’idroscalo di Milano; Pré de Bar, dal 1990 ad oggi persi mediamente 18 metri di superficie l’anno.