Il progetto LIFE ELIFE mira a migliorare la conservazione delle specie di elasmobranchi (squali e razze) promuovendo le migliori pratiche di conservazione nel contesto della pesca professionale nel Mar Mediterraneo, attraverso la realizzazione di azioni pilota e dimostrative nei porti italiani di Chioggia, Gallipoli, Lampedusa, Cirò Marina, Porto Cesareo, Nord Sardegna, Marsala, Mazara del Vallo e Isole Pelagie. Obiettivi specifici del progetto sono: riduzione delle catture accidentali e della mortalità di elasmobranchi minacciati durante le attività di pesca professionale; miglioramento delle politiche di conservazione e gestione degli squali; sensibilizzazione del grande pubblico e delle parti interessate sulla vulnerabilità degli elasmobranchi, al fine di promuovere comportamenti responsabili.
Il progetto EMBRACED promuove un modello replicabile, circolare, economicamente valido ed ecologicamente sostenibile di bioraffineria integrata basata sulla valorizzazione della frazione cellulosica dei rifiuti di prodotti igienici (Post-Consumer Absorbent Hygiene Products Waste – AHP) verso la produzione di componenti, polimeri e fertilizzanti a base biologica.
Il progetto LIFECO2PES&PEF promuove e supporta i sistemi forestali nello stoccaggio di CO2 e nella prevenzione dei rischi di incendio e schianti attraverso tre obiettivi specifici: l’identificazione di una serie di servizi ecosistemici e la valutazione dei loro benefici; il miglioramento del sistema produttivo del legno; la creazione di un sistema di crediti ecosistemici per finanziare gli stessi servizi ecosistemici. Le aree pilota di intervento, rappresentative dell’area alpina e appenninica, sono: il Demanio Forestale Forlivese, Il Consorzio delle “Comunalie” Parmensi, la proprietà Regionale di Fusine.
Il progetto Plastic Busters CAP, finanziato dal programma europeo ENI CBC MED, supporta i decisori politici e altri stakeholder nell’affrontare con efficacia il marine litter. Obiettivi specifici sono: aumento della conoscenza e comprensione della minaccia del marine litter da parte degli stakeholder; rafforzamento della capacità delle istituzioni pubbliche di affrontare l’intero ciclo di vita del marine litter, dal monitoraggio e valutazione alla prevenzione e mitigazione; rafforzamento della pianificazione locale delle aree costiere. Legambiente è partner del progetto e ha un ruolo decisivo nell’aumento della consapevolezza delle comunità locali sul ruolo che possono avere per affrontare la minaccia del marine litter.
COMMON è un progetto finanziato nell’ambito del programma ENI CBC MED, per un co-finanziamento europeo pari a 2 milioni di euro. Il progetto COMMON intende applicare i principi dell’ICZM (Integrated Coastal Zone Management) alla gestione dei rifiuti marini, migliorando le prestazioni ambientali di 5 aree costiere pilota in Italia (2), Tunisia (2) e Libano (1), testando un modello che possa essere trasferito in tutta l’area del Mediterraneo. Il progetto, il cui obiettivo è contrastare il fenomeno del marine litter, prevede, nelle 5 aree selezionate, un efficace coinvolgimento e coordinamento di tutti i soggetti interessati – dalle autorità locali e regionali alle AMP, dai centri di recupero per tartarughe ai cittadini – attraverso specifiche attività di formazione e capacity building, una campagna di sensibilizzazione e ad attività di networking mirate.Tramite la realizzazione di una piattaforma IT, COMMON ha reso possibile lo scambio e la visualizzazione dei dati raccolti dalla comunità scientifica e civile durante le campagne di sensibilizzazione e di monitoraggio previste dal progetto.
Il progetto “Climate Justice 4 All: attivismo giovanile per una giustizia climatica diffusa” ha l’obiettivo di aumentare l’efficacia dell’attivismo per la giustizia climatica e di supporto alla transizione ecologica, migliorando i percorsi di volontariato strutturati e la capillarità dell’attivismo in tutta Italia. Climate Justice 4 All lavora sulla creazione di una mobilitazione giovanile strutturata, che sviluppi un piano di informazione approfondita sul tema della crisi climatica e percorsi di volontariato, progettualità e mobilitazioni nell’ottica di una strategia di lungo periodo, che includa i movimenti e le reti già esistenti e che sia capace di penetrare in maniera capillare in tutte le province italiane, coinvolgendo anche i giovani che solitamente hanno meno opportunità di partecipare alla vita civica e in particolare ai movimenti ambientalisti. Il progetto viene realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2023 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo n. 117/2017.
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>> Piano finanziario
APE.TOE – Restore Prairies and Forests of the Tuscan- Emilian Apennine (Ripristino Praterie e Foreste dell’Appennino Tosco-Emiliano) ELP PPG18 Tuscan-Emilian Apennin. Il progetto si propone di creare le condizioni per il ripristino di un paesaggio eterogeneo di alto valore naturalistico comprendente una rete di aree particolarmente preziose (27 siti Natura 2000, un Parco nazionale, due Parchi regionali, quattro riserve naturali che custodiscono 45 habitat e 53 specie elencate nelle Direttive comunitarie, e numerose specie endemiche (32 piante e 18 animali). L’obiettivo è quello di pianificare il ripristino del paesaggio attraverso la ricostituzione dei processi naturali, la creazione di una rete di aree centrali per la conservazione della natura e la resilienza climatica, il recupero di ambienti aperti che ospitano la maggior parte delle specie e degli habitat minacciati, promuovendo le tradizionali attività rurali al fine di realizzare un Piano di Conservazione dell’Appennino Settentrionale, redatto con un processo partecipativo dal basso che coinvolgerà partner e stakeholder, per creare una nuova “visione” del futuro dell’area. Il progetto, guidato da Legambiente, vede la partecipazione di un ampio partenariato: Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, Regione Toscana, Regione Emilia-Romagna, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, Unione dei Comuni Montana Lunigiana, Unione Comuni della Garfagnana, GAL Consorzio Lunigiana e GAL MontagnAppennino.
VERDEinMED è un progetto finanziato dal programma europeo Interreg Euro-MED con un budget totale di 2.970.502 e ha l’obiettivo di facilitare la transizione verso l’economia circolare nella filiera tessile, orientando le pratiche di consumo e di produzione e aumentando le conoscenze e le competenze degli attori chiave relativamente all’innovazione aziendale, tecnologica e sociale. Iniziato a gennaio 2024, dura 33 mesi e coinvolge partner in Bulgaria, Grecia, Italia, Nord Macedonia, Portogallo, Slovenia, Spagna. Legambiente ha un ruolo chiave nelle attività di sensibilizzazione e coinvolgimento di consumatori, autorità pubbliche e industria e nella promozione delle imprese sociali come attori responsabili della durata di vita di tessile e abbigliamento, attraverso vari modelli commerciali a partire dalla riduzione, la riparazione, il riutilizzo e la raccolta.
Youth4Planet – Giovani volontari per salvare il pianeta è un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Avviso n. 2/2020 – decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.- anno 2020) con l’obiettivo di mobilitare migliaia di giovani volontari in tutto il Paese, coinvolgendoli in attività dirette ad affrontare le grandi sfide ambientali che interessano il nostro pianeta.
Life Sea.Net, coordinato da Legambiente e cofinanziato dal programma LIFE della Commissione Europea, ha come duplice obiettivo quello di migliorare la gestione dei siti marini della Rete Natura 2000 e diffondere la conoscenza del suo ruolo nella conservazione della biodiversità. La genesi di Life Sea.Net: la Rete Natura 2000, pur essendo il network di aree protette più esteso al mondo, è ancora poco nota così come sono ancora poco valorizzati i suoi benefici per la tutela della biodiversità e le opportunità socio-economiche per le comunità locali. Il progetto prevede l’elaborazione di un toolkit governance, a supporto degli enti gestori dei siti Natura 20000, che includa protocolli di monitoraggio di specie e habitat, una guida pratica per l’identificazione di misure e obiettivi di conservazione, un manuale per la corretta applicazione delle procedure di valutazione di incidenza nei siti marini, un libro bianco sulla strategia di governance per i siti in mare aperto e una road map per potenziare la collaborazione transfrontaliera. Il toolkit governance sarà uno strumento realizzato in condivisione con i partner e gli enti gestori dei siti Natura 2000 come Aree marine protette, Parchi nazionali, Regioni.
LIFE MUSCLES ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale provocato dalla dispersione in mare delle calze in polipropilene (PP) utilizzate per l’allevamento di mitili. Le aree pilota in cui si concentrano le azioni di progetto sono il nord del Gargano e l’area di La Spezia. Vogliamo trasformare la mitilicoltura in una pratica più sostenibile e virtuosa, introducendo tra gli allevatori di cozze un modello di filiera circolare necessario per la salute dei mari e l’economia del settore. Cofinanziato dal programma LIFE della Commissione Europea, LIFE MUSCLES è coordinato da Legambiente Onlus e conta tra i partner: Università di Bologna, Università La Sapienza di Roma (Dipartimento di Chimica, Università di Siena, Associazione Mediterranea Acquacoltori (AMA), Novamont, Rom Plastica, Società Agricola Ittica Del Giudice (Gargano), Cooperativa Mitilicoltori Associati (La Spezia).
LIFE BEEadapt è un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea tramite il programma LIFE, nell’ambito del sottoprogramma orientato alle azioni per l’adattamento climatico. Il progetto, che avrà una durata di 48 mesi (1/9/2022 – 31/8/2026), mira a supportare le capacità di adattamento climatico degli insetti impollinatori selvatici intervenendo con azioni pilota in determinate aree target e sviluppando strategie di governance e coinvolgimento di attori chiave. Obiettivo generale del progetto è la sperimentazione di strategie per l’adattamento degli insetti impollinatori ai cambiamenti climatici, comprendenti una serie di azioni pilota per il miglioramento della connettività ecologica e dell’eterogeneità degli habitat in aree urbane, periurbane e rurali, e attività di governance multilivello e coinvolgimento di attori chiave con competenze in settori diversi come la programmazione, la pianificazione territoriale, la gestione dei fondi, l’ambiente e l’agricoltura.
LIFE+ A_GreeNet. Il progetto europeo LIFE+ A_GreeNet, co-finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma LIFE, ha l’obiettivo di rendere le città della costa del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico attraverso vari interventi e favorendo la concreta realizzazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Ad essere coinvolti sono i comuni costieri di Ancona e San Benedetto del Tronto, dell’Associazione Temporanea di Scopo “Città della Costa”– Comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi – e di Pescara. Seguirà un’attività di trasferimento delle buone pratiche di progetto verso i comuni di Gaeta Formia, Eboli, Capaccio-Paestum, Marina di Grosseto, Marina di Alberese, Talamone – Orbetello, Barletta, Trani, Bisceglie, Poreč-Parenzo (Croazia).
Life Terra: 500 milioni di alberi in tutta Europa entro il 2025. Life Terra è una fondazione la cui missione è ristabilire il nostro legame con la Terra e consentire alle persone di avviare un’azione di grande impatto per il clima adesso.Life Terra significa molto più che piantare alberi: significa piantare l’albero giusto nel posto giusto; significa monitorare ciascun albero con un sistema di tracciabilità e controllo univoco; significa educare le generazioni future alla sostenibilità e al cambiamento climatico; significa costruire una comunità e sviluppare progetti simili in tutto il mondo Obiettivi per il 2025: 500 milioni di alberi piantati 3,54 milioni di tonnellate di CO2 catturate 1.350.000 cittadini coinvolti 14.000 classi coinvolte Il partenariato: 16 beneficiari, tra cui Legambiente Onlus unico partner italiano, provenienti da 8 Paesi UE riuniti in consorzio contribuiscono, attraverso la loro esperienza e competenze, a sviluppare questo progetto, co-finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma LIFE. 500 milioni di alberi piantati 3,54 milioni di tonnellate di CO2 catturate 1.350.000 cittadini coinvolti 14.000 classi coinvolte.
Il progetto LIFE Blue Lakes ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni. Trasimeno, Garda e Bracciano sono i tre laghi italiani dove si svolgeranno azioni di governance, formazione, informazione e sensibilizzazione da estendere successivamente anche ad altre comunità lacustri italiane ed europee. Il partenariato è coordinato da Legambiente e completato da Arpa Umbria, Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, Enea Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Università Politecnica delle Marche, Global Nature Fund e Fondazione Internazionale del Lago di Costanza in Germania. Il progetto è finanziato dal programma LIFE e co-finanziato da PlasticsEurope, Associazione dei Produttori di materie plastiche.
Life DELFI, realizzato con il contributo del programma LIFE dell’Unione Europea, nasce allo scopo di ridurre le interazioni delle attività di pesca professionale con i delfini, in particolare con il Tursiope (Tursiops truncatus) e raggiungere quindi il duplice obiettivo di salvaguardare questi mammiferi a rischio e limitare le perdite economiche dei pescatori. Il progetto, che si svilupperà lungo le coste del mar Tirreno, della Sicilia, della Sardegna e del mar Adriatico, incluse alcune aree in Croazia, prevede la sperimentazione di soluzioni innovative come dissuasori acustici e visivi per evitare le catture accidentali dei delfini, la creazione di squadre di primo soccorso per gli esemplari feriti accidentalmente e attività di sensibilizzazione e formazione per cittadini e pescatori. Il progetto europeo è coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR- Irbim), insieme ai partner Legambiente, Filicudi Wildlife Conservation, le Università di Padova e Siena, l’istituto di ricerca croato Blue World Institute e quattro aree marine protette (Punta Campanella; Isole Egadi, Tavolara Punta Coda Cavallo, Torre del Cerrano).
Dica Europa! è un progetto finanziato attraverso il PON SPAO, promosso da ANPAL e Fondo Sociale Europeo e sviluppato da un partenariato formato dalle società Studio Saperessere e Prodos Consulting, specializzate in formazione e consulenza sui fondi europei, e le reti associative Cittadinanzattiva, Arci e Legambiente.L’obiettivo è fornire ai partecipanti specifiche conoscenze teoriche e abilità operative nell’ambito della progettazione sociale, attraverso un’attività di formazione online (FAD e webinar) e in presenza (Project Lab), distribuita in 13 regioni italiane.
Il progetto ECCO, Economie Circolari di COmunità per la rigenerazione ambientale, sociale e culturale è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Avviso 1/2018) con l’obiettivo di promuovere e sviluppare l’economia circolare tramite un approccio integrato in grado di generare benefici ambientali, economici e sociali sia su scala nazionale che a livello locale.
Lavori in Corso – Adottiamo la città è un progetto selezionato con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia. Nasce per contrastare il fenomeno della povertà educativa dei minori tra i 9 e i 14 anni che vivono in contesti territoriali complessi per assenza o difficoltà ad accedere ad opportunità e spazi educativi e sociali pubblici. Attraverso la collaborazione con 5 scuole partner in 5 quartieri “marginali” d’Italia: Roma Montespaccato, Sant’Arpino, Tolentino, Palermo, Pisa, verranno organizzati corsi, laboratori, sportelli sociali e attività destinate ai ragazzi ma anche alle loro famiglie e agli altri attori locali, al fine di creare spazi di aggregazione che permettano loro di superare i fenomeni di isolamento sociale e culturale in cui si trovano costretti a vivere.
“Metti in circolo il cambiamento! Laboratori di comunità per la formazione e l’attivazione di soluzioni in chiave di sostenibilità sociale, economica e ambientale” è un progetto nazionale che ha come obiettivo principale quello di favorire – attraverso azioni di sensibilizzazione e promozione di modelli sostenibili – il processo di cambiamento culturale e di competenze della cittadinanza verso i principi dell’economia circolare applicata alla tutela ambientale. Il progetto si propone di educare la cittadinanza ad una maggiore responsabilità ambientale stimolando una riflessione individuale e collettiva sull’impatto dei propri comportamenti, diffondendo la cultura dell’economia circolare attraverso incontri, campagne, workshop nazionali e definendo percorsi formativi regionali.
Il Progetto LIFE Perdix mira al recupero e alla conservazione della starna italica (Perdix perdix italica), attualmente dichiarata estinta in natura su tutto il territorio nazionale, mediante la selezione genetica, l’allevamento in cattività e la reintroduzione di popolazioni vitali all’interno del sito Natura 2000 “Valle del Mezzano”, Zona di Protezione Speciale (ZPS IT4060008) nel Delta del Po. I principali obiettivi del progetto, che beneficia del contributo finanziario LIFE dell’UE, sono molteplici e riguardano la messa in sicurezza dell Perdix perdix italica disponendone l’allevamento in altri tre centri dislocati sul territorio italiano, l’utilizzo delle migliori tecniche per garantire la sopravvivenza degli animali nel periodo di ambientamento e riproduzione in natura, il coinvolgimento della cittadinanza locale e i vari portatori di interesse nel processo di conservazione, attivando iniziative di monitoraggio citizen science e l’apporto di un contributo altamente strategico alle prassi di reintroduzione in natura della starna in Europa, trasferendo i risultati e le conoscenze acquisite ai gestori di aree protette per incoraggiare la conservazione di specie autoctone.
Il progetto LIFE STREAMS “Salmo ceTtii REcovery Actions in Mediterranean Streams” – LIFE18 NAT/IT/000931 ha come obiettivo principale il recupero della trota mediterranea nativa (Salmo cettii) in 6 aree pilota del territorio italiano attraverso la progettazione e l’adozione di azioni concrete e coordinate di conservazione. Le 6 aree pilota sono localizzate in Sardegna e nelle aree protette del Parco Nazionale della Majella, Parco Regionale di Montemarcello-Magra-Vara, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Parco Nazionale del Pollino. Il progetto, inoltre, si propone di sviluppare una strategia globale ad ampio raggio per recuperare e migliorare lo stato di conservazione di Salmo cettii non solo nelle aree di progetto, ma anche nelle cosiddette “aree di trasferibilità” presenti sia della nostra Penisola che in altre aree protette europee.
L’obiettivo generale del progetto Soil4Life è contribuire a promuovere l’uso sostenibile ed efficiente del suolo e delle sue risorse in Italia e in Europa e permettere di massimizzare l’erogazione di servizi ecosistemici (inclusi quelli produttivi) senza peggiorare (e, dove necessario, migliorando) la matrice suolo nelle proprietà chimiche, fisiche e biologiche che la abilitano a fornire gli stessi servizi a lungo termine. Più nello specifico, il progetto persegue l’applicazione delle Linee Guida Volontarie per la Gestione Sostenibile del Suolo (VGSSMs) promosse dalla FAO, assumendo il contesto di riferimento e la risposta alle minacce prioritarie individuate per il contesto europeo e mediterraneo.
Il progetto Label 2020 è pensato per dare supporto in questa fase di transizione verso la nuova etichettatura energetica. Label 2020 vuole supportare i consumatori finali attraverso campagne di comunicazione, i rivenditori, per aiutarli a implementare in modo corretto, efficiente ed effettivo la nuova etichetta, i produttori, per informarli sull’etichettatura corretta ed i policy makers ed altri soggetti interessati, divulgando l’uso e la promozione della nuova etichetta attraverso programmi nazionali, iniziative e materiali informativi.
Il progetto Floranet ha l’obiettivo di salvaguardare e migliorare lo stato di conservazione di alcune specie vegetali di importanza comunitaria all’interno di tre aree naturali protette dell’Appennino centrale: Il parco nazionale della Majella, il parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ed il parco regionale del Sirente Velino.
Clean Sea Life è un progetto LIFE co-finanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo è di accrescere l’attenzione del pubblico sulla quantità di rifiuti presenti in mare e sulle spiagge, mostrare in che modo ne siamo responsabili e promuovere l’impegno attivo e costante per l’ambiente. Oltre alle attività di sensibilizzazione, il progetto sta compilando una mappa evidenziando le zone dove l’accumulo di rifiuti comporta un rischio per la biodiversità. Inoltre sta identificando le migliori pratiche per la prevenzione e gestione dei rifiuti marini: le applicheremo a livello locale e le diffonderemo a livello nazionale e internazionale.
L’obiettivo principale di LIFE Nat.Sal.Mo è garantire il recupero e la conservazione della Trota mediterranea (Salmo macrostigma) nei bacini fluviali del Biferno e del Volturno (regione Molise – Sud Italia) attraverso tecniche innovative sia di ripristino degli ecosistemi fluviali, che di azioni di governance partecipata fra amministrazioni e fruitori Questa specie è endemica dell’area mediterranea ed è identificata nell’allegato II del Direttiva sugli habitat.
L’obiettivo generale del progetto LIFE360 è sostenere il passaggio ad un’economia resiliente e decarbonizzata grazie alla definizione e attuazione di Piani nazionali per l’energia e il clima (PNEC). Lo scopo è di promuovere la collaborazione di enti locali, associazioni e altri stakeholder nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dei trasporti, per aumentare l’efficacia della loro azione nell’aumentare l’efficacia e l’ambizione dei Piani Nazionali Energia e Clima in 5 Paesi UE.
Lo scopo di CAPTOR è quello di dimostrare il potenziale delle Collective Awareness Platforms (CAPs) per promuovere la collaborazione dal basso delle comunità locali, i cittadini, le organizzazioni non governative e gli scienziati per sensibilizzare e trovare soluzioni al problema dell’inquinamento atmosferico.
L’obiettivo principale del progetto H2020 SEEMLA (Sustainable exploitation of biomass for bioenergy from marginal lands) è la promozione di una strategia innovativa per l’utilizzo di terreni marginali per la produzione sostenibile di energia da biomassa. L’idea di base risiede nella consapevolezza che l’utilizzo di terreni marginali può contribuire alla mitigazione della crescente competizione tra produzione alimentare tradizionale e produzione di risorse biologiche rinnovabili su terreni coltivabili.
Il progetto ISAAC (Increasing Social Awareness and ACceptance of biogas and biomethane) si pone l’obiettivo di rimuovere le barriere non tecnologiche, come la mancanza di accettazione pubblica e di coordinamento per la diffusione degli impianti e le inadeguatezze normative, in maniera da sostenere la penetrazione del biogas/biometano nel mercato italiano e rendere più semplice la realizzazione degli impianti all’interno del contesto nazionale.
L’iniziativa Pelagos Plastic Free si propone di contribuire a ridurre i rifiuti plastici nelle acque del Santuario dei Mammiferi Marini Pelagos. Il progetto prevede 3 linee di intervento che riguardano rispettivamente: il miglioramento della governance delle amministrazioni comunali in materia di rifiuti plastici, il monitoraggio scientifico della plastica in mare con particolare riferimento alla “plastisfera” e l’informazione e la sensibilizzazione del pubblico e degli operatori di settore.
“Un mondo di gocce”, progetto finanziato da Fondazione Con Il Sud, è una campagna di comunicazione sul tema della gestione consapevole e sostenibile della risorsa acqua. Il progetto parte dal presupposto che per evitare lo spreco di acqua è necessario prima di tutto aumentare la consapevolezza di come la risorsa idrica non sia illimitata e di come ogni prodotto che utilizziamo o consumiamo richiede un consumo notevole di acqua. È quindi necessario modificare i comportamenti quotidiani per ridurne il consumo.
Legambiente è leading partner del progetto Involve (AMIF 2017 AG INTE_821666 – INtegration of migrants as VOLunteers for the safeguard of Vulnerable Environments), cofinanziato dalla Commissione Europea, Direzione Generale Migrazione e Affari Interni, attraverso il programma Amif – Asylum, Migration and Integration Fund.I partner di progetto sono: Solidarites Jeunesses, CCIVS (Coordinating Committee for International Voluntary Service) per la Francia e ICJA Freiwilligenaustausch weltweit) per la Germania.Involve, partito nel gennaio 2019, si propone di migliorare l’inclusione dei cittadini dei Paesi terzi attraverso percorsi di volontariato volti al recupero e alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, con l’obiettivo di contribuire tutti insieme, cittadini dei Paesi terzi ed europei ospitanti, alla costruzione di comunità più sicure e coese.Il progetto costruisce e sperimenta un modello di inclusione sociale modulato per città di piccole, medie e grandi dimensioni, che coinvolga le istituzioni locali come protagoniste di questo modello, insieme alla società civile e quindi ai cittadini delle comunità ospitanti e dei Paesi terzi che contribuiscono insieme alla valorizzazione del territorio.Il modello verrà sperimentato in sette località pilota – Rovigo, Paestum e Scicli in Italia; Veynes e Communauté de communes du Pays de Saint-Aulaye in Francia; i distretti Pankow and Neukolln a Berlino in Germania – cittadine di piccole, medie e grandi dimensioni dove numerosi stranieri si sono già stabiliti da tempo ma non sono ancora integrati nel tessuto sociale delle comunità ospitanti.
Obiettivo del progetto è la realizzazione di protocolli di monitoraggio dei rifiuti in mare e del loro potenziale effetto sulla biodiversità all’interno del bacino del Mediterraneo. Il progetto permette anche di rafforzare la gestione efficace all’interno delle Aree Marine Protette attraverso un migliore coordinamento nell’attuazione di misure di conservazione.
Progetto di Ricerca e Innovazione del bando HORIZON2020 finanziato dall’Unione Europea, il cui scopo è quello di incoraggiare le autorità locali a sviluppare azioni integrate di pianificazione urbana per combinare elementi di mobilità sostenibile, energia e pianificazione territoriale, al fine di rendere le città coinvolte più “climate friendly” e quindi luoghi più confortevoli in cui vivere.
Il progetto Life ASAP è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea con l’obiettivo di ridurre il tasso di introduzione delle specie aliene invasive (IAS) sul territorio italiano e mitigarne gli impatti. In particolare, Life ASAP mira ad aumentare la consapevolezza e la partecipazione attiva dei cittadini sul problema delle IAS e a promuovere la corretta ed efficace gestione delle IAS da parte degli enti pubblici preposti grazie alla piena attuazione del regolamento europeo in materia di specie aliene invasive.
TARTALIFE è un progetto che intende perseguire la riduzione della mortalità della tartaruga marina Caretta caretta determinata accidentalmente dalle attività di pesca professionali. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso la riduzione del bycatch effettuato con palangari, reti a strascico e da posta, con diffusione di ami circolari e TED perfezionati e sperimentazione di luci UV come deterrente per le tartarughe e di un attrezzo alternativo alle reti da posta ed attraverso la riduzione della mortalità post cattura, con formazione dei pescatori e rafforzamento dei Presidi di recupero/primo soccorso.
Volontri x Natura è un progetto nazionale finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva e la pratica dell’ecovolontariato attraverso la citizen science. L’obiettivo specifico di Volontari per Natura è di promuovere tra le giovani generazioni la cultura del volontariato e favorirne la pratica, in forma singola o organizzata, attraverso iniziative di citizen science che prevedono la partecipazione attiva dei cittadini nella raccolta di dati, segnalazioni, informazioni utili ad approfondire le conoscenze sui problemi ambientali dei territori, per individuare e implementare soluzioni idonee alla loro risoluzione o mitigazione. Il fine ultimo è la formazione di nuove generazioni di cittadini responsabili in grado di contribuire attivamente alla conoscenza, allo studio e alla protezione dell’ambiente, del territorio e più in generale dei beni comuni. Questo nella convinzione che la scienza dovrebbe essere parte della nostra cultura condivisa. I volontari per Natura si cimenteranno in attività di volontariato su 5 temi specifici: Aria, Acqua, Biodiversità, Beni Culturali e Illeciti ambientali organizzando attività di monitoraggio, raccolta informazioni e sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale. Scarica il formulario del progetto
Il progetto LIFE CLIMAX PO cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea, mira a promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione “climaticamente intelligente” delle risorse idriche a scala di distretto idrografico, favorendo l’implementazione della SNAC (Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici). Per raggiungere questo obiettivo, i partner coinvolti si dedicano all’identificazione, valorizzazione e ottimizzazione delle migliori strategie di adattamento climatico volte a proteggere, conservare e ripristinare la risorsa idrica e gli ecosistemi correlati, come fiumi, falde acquifere e laghi. Inoltre, attraverso l’implementazione di azioni pilota, LIFE CLIMAX PO si impegna a fornire soluzioni facilmente replicabili per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici. Il partenariato di progetto, coordinato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (AdBPo), abbraccia l’intero territorio del distretto, coinvolge tutti i livelli governance (nazionale, regionale, locale) e riunisce i protagonisti chiave nell’ambito della gestione idrologica, della tutela ambientale e della ricerca scientifica. Legambiente è tra i partner e ‒ in collaborazione con i comitati regionali di Emilia-Romagna Piemonte, Lombardia, Veneto ‒ svolge un ruolo chiave nel coinvolgimento delle parti interessate, a partire dai cittadini e dalle comunità locali. Per saperne di più clicca qui
ISLET PROJECT mira a sostenere la collaborazione tra autorità pubbliche, investitori privati e cittadini al fine di creare CER sviluppando un approccio integrato nelle piccole isole del Mediterraneo.
Nelle piccole isole, le Comunità Energetiche Rinnovabili (REC) possono accelerare il processo di decarbonizzazione, perché consentono di superare alcune barriere tecniche e non tecniche tipiche delle isole. Il progetto ISLET coinvolge tre isole pilota in Grecia, Italia e Croazia nella progettazione di un modello applicabile alle piccole isole, per sostenere le autorità locali a cooperare con le iniziative guidate dai cittadini.