Il clima ha un nemico silenzioso, di cui poco si parla ma che è il secondo responsabile del surriscaldamento globale dopo l’anidride carbonica: il metano. Il suo effetto climalterante quando immesso in atmosfera, infatti, può essere fino a 87 volte più potente di quello della CO2!
Continua l’impegno di Legambiente in tema di emissioni di metano con l’obiettivo di sensibilizzare e informare rappresentanti politici europei, nazionali, regionali e locali, ma anche cittadini e cittadine. Un gas serra silenzioso, il cui effetto climalterante è fino a 87 volte più intenso di quello dell’anidride carbonica. Un tema importante e fondamentale e che viste le sue caratteristiche può portare benefici climatici entro un tempo relativamente breve. Elemento non possibile con la CO2, le cui concentrazioni in atmosfera possono solo aumentare se non ne vengono azzerate le emissioni. Dunque, ridurre, fino ad azzerare, le emissioni di metano è lo strumento più rapido ed efficace che disponiamo per contrastare il riscaldamento del pianeta, guadagnando così tempo prezioso per conseguire anche la neutralità nelle emissioni di CO2.
La campagna C’è Puzza di Gas. Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso alla sua terza edizione, si concentrerà sulla filiera delle fonti fossili.
L’Italia, insieme ad altre 158 nazioni, si è impegnato a ridurre le emissioni di metano firmando il patto Global Methane Pledge nel 2021, accettando pertanto di fare la propria parte nello sfidante obiettivo di ridurre, almeno del 30%, le emissioni globali di metano nel decennio dal 2020 al 2030.
Energia
La campagna C’è Puzza di Gas. Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso fa tappe in almeno 8 Regioni italiane, effettuando monitoraggi delle emissioni di metano dalle infrastrutture legate alla filiera del gas fossile: dai pozzi di estrazione, ai rigassificatori, ai gasdotti, ai depositi, agli impianti di compressione e alle centrali elettriche partendo dalle istanze locali attraverso monitoraggi, presidi, dibattiti con esperti, eventi di mobilitazione e conferenze stampa.
Le tappe
- 24-27 febbraio: Basilicata
- 26-28 marzo: Piemonte
- 14-17 aprile: Lombardia
- 5-6 maggio: Campania
- 12-14 maggio: Umbria
- 3-6 giugno: Marche
- 6-9 ottobre: Veneto
- 27-30 ottobre: Calabria
News
Basilicata: monitorati 4 impianti. Grazie al nuovo strumento di rilevazione “naso elettronico”, individuati ben 25 punti di emissione.
In Piemonte monitorati 9 impianti tra le aree di Torino, Domodossola e Novara che hanno messo in evidenza emissioni rilevanti.