Clima, 35mila firme per chiedere lo stop alle fonti fossili

 Babbo Natale ai Fori Imperiali con il pacco dono di Legambiente per il Governo. “L’Italia approvi azioni concrete di lotta ai cambiamenti climatici, puntando su un futuro 100% rinnovabile, su efficienza e innovazione ed eliminando una volta per tutte i sussidi alle fonti fossili”

L’associazione rilancia la petizione #NOOIL

Arriva il pacco dono di Legambiente al Governo: 35mila firme di cittadini italiani che chiedono di fermare l’utilizzo delle fonti fossili e contribuire così alla lotta ai cambiamenti climatici. Una consegna simbolica da parte del Babbo Natale di Legambiente per spingere il Governo – alla vigilia della chiusura della Cop24, la conferenza Onu sul clima in corso a Katowice (Polonia) – ad assumere obiettivi ambiziosi per combattere il surriscaldamento del pianeta e tramutare in realtà gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi.

I volontari dell’associazione ambientalista si sono ritrovati questa mattina in piazza della Madonna di Loreto a Roma per un presidio informativo nel corso del quale cittadini e turisti sono stati invitati a firmare la petizione #NoOil indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio per dire basta alle estrazioni e ai continui sussidi che vengono erogati alle infrastrutture, alla ricerca e alla produzione di energia da fonti fossili. Legambiente ricorda, infatti, che nei nostri mari, le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi mettono a rischio oltre 120 mila chilometri quadrati: sono 67 le concessioni di coltivazione, 138 le piattaforme, 24 i permessi di ricerca attivi a cui se ne potrebbero aggiungere ulteriori 34.

Le fonti fossili (petrolio, gas e carbone) sono la principale causa del riscaldamento globale e dell’inquinamento dei nostri territori. Eppure i nostri Governi continuano a finanziarle con ricchi sussidi. Solo nel 2016 sono stati 16 i miliardi di euro erogati, direttamente o indirettamente, alle grandi compagnie. Numeri che ci piazzano all’ottavo posto, tra i Paesi del G20, per finanziamenti al settore oil&gas.

«La Cop24 è una tappa cruciale del viaggio intrapreso nel dicembre 2015 per vincere la crisi climatica – dichiara Katiuscia Eroe, Responsabile Energia di Legambiente –. A Parigi il mondo si è messo in marcia verso un futuro rinnovabile e libero da fossili. Così come evidenziato nel recente rapporto del Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), i prossimi 12 anni saranno cruciali per affrontare la sfida imposta dai cambiamenti climatici e contenere il surriscaldamento del pianeta entro la soglia critica di 1.5°C. Invertire la rotta è possibile sia dal punto di vista tecnologico che economico: è però indispensabile un maggiore impegno da parte dei paesi più ricchi, a partire dall’Italia, con obiettivi di riduzione delle emissioni molto più ambiziosi di quelli sottoscritti tre anni fa. Il Governo tra pochi giorni dovrà presentare alla Commissione europea il Piano Energia-Clima, si tratta di un’occasione unica per un futuro 100% rinnovabile, puntando su efficienza e innovazione, ed eliminando una volta per tutte i sussidi alle fonti fossili».

L’evidenza della crisi climatica in corso è ben evidente dai dati elaborati da Legambiente: solo negli ultimi otto anni sono stati 198 i comuni italiani colpiti da eventi climatici estremi per un totale di 340 fenomeni meteorologici che hanno colpito duramente i nostri territori. Sono 109 i casi censiti dall’associazione di danni a infrastrutture per piogge intense e 157 le persone vittime di maltempo. Non solo, ma il 2017 è stato l’anno più caldo di sempre dopo il 2016, caratterizzato da siccità e ondate di calore, che tra il 2005 e il 2016, in 23 città italiane, hanno causato 23.880 morti.

A questo link foto e video dell’iniziativa

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