L’acqua è un bene comune che spesso viene dato per scontato. Una risorsa fondamentale per ogni forma di vita e per gli ecosistemi che viene, poco saggiamente, sprecata, inquinata e non tutelata.
L’acqua è un bene comune che spesso viene dato per scontato. Una risorsa fondamentale per ogni forma di vita e per gli ecosistemi che viene, poco saggiamente, sprecata, inquinata e non tutelata.
L’appello di CIPRA Italia, CIRF, Deafal, Dislivelli, Federazione Nazionale Pro Natura, Federparchi, Free Rivers Italia, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness e WWF Italia.
Migliorare concretamente la gestione idrica nel nostro Paese e fronteggiare l’allarme siccità: 22 miliardi di metri cubi di acqua all’anno è il potenziale che avrebbero insieme la raccolta delle acque meteoriche in ambiente urbano e il riutilizzo di quelle reflue per l’agricoltura.
Partire dall’ambiente urbano per adattarsi alla scarsità idrica del Paese: ecco il “decalogo urbano” e le migliori pratiche per migliorare disponibilità e gestione dell’acqua. Legambiente presenta “Accelerare il cambiamento: la sfida dell’acqua passa dalle città”.
Occorre definire in vista dell’estate 2023 un piano di razionamento dell’acqua per i diversi usi e diffondere il riuso delle acque reflue depurate in agricoltura. A fronte di un potenziale di 9 miliardi di metri cubi all’anno, in Italia viene sfruttato solo il 5% (475 milioni di metri cubi) secondo
Oggi la presentazione dell’iniziativa nell’ambito della campagna “Bellezza Italia” per comprendere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico e pianificare l’adattamento di un territorio. Dal recupero case-history di uno dei laghi più acidi al mondo allo sviluppo di un laboratorio scientifico contro la crisi climatica: la genesi e le potenzialità
In Italia si prelevano più di 33 miliardi di metri cubi l’anno, di cui si perde il 22%. Tra i settori più “idroesigenti” quello agricolo (55%), industriale (27%) e civile (18%).
L’impronta idrica come strumento di adattamento alla crisi climatica al centro del IV Forum Acqua: incontro tra esperti di settore per condividere esperienze volte a rendere più sostenibile la nostra impronta idrica sulla Terra.
Inquinato o fortemente inquinato quasi un campione su tre prelevato e sottoposto ad analisi microbiologiche in 18 regioni e 37 laghi italiani. Il 55% dei punti critici si concentra in foci di fiumi, canali e torrenti: tra mala depurazione e scarichi abusivi, il nostro Paese rimane un malato cronico.
Frammenti, fibre, palline di polistirolo e pellet le forme più diffuse nei bacini di Bracciano e Trasimeno. Polietilene (PE) e polipropilene (PP) le plastiche maggiormente presenti. Il progetto Blue Lakes presenta i risultati preliminari e il primo Protocollo elaborato per il monitoraggio delle acque interne.