Flash mob di Legambiente per ribadire l’urgenza di ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città italiane. Nel 2019 ci sono stati quasi 50mila decessi prematuri causati dall’inquinamento dell’aria da particolato (PM 2,5).
Flash mob di Legambiente per ribadire l’urgenza di ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città italiane. Nel 2019 ci sono stati quasi 50mila decessi prematuri causati dall’inquinamento dell’aria da particolato (PM 2,5).
Primo sondaggio di Ipsos-Legambiente sulla ripartenza: l’88% usa mezzi privati per muoversi, cala il Trasporto Pubblico Locale, riprende la sharing mobility nelle città.
Il boom elettrico dalla e-bike all’auto: lo stato dell’arte sulla mobilità a zero emissioni in Italia nel nuovo rapporto di Legambiente e Motus-E.
Legambiente: “L’emergenza smog diventi priorità nazionale”.
Legambiente scrive al Commissario europeo all’Ambiente: troppi ritardi e inadeguatezza nei provvedimenti di Governo e Regioni italiane contro l’inquinamento.
Afa ed alte temperature, non solo ondate di calore. L’Ozono troposferico è l’ulteriore minaccia estiva alla nostra salute. Il dannoso inquinante estivo torna nelle nostre città.
Il Governo batta un colpo. Prioritario e urgente garantire l’assenza di rischi per la salute subordinando la produzione agli esiti di una Valutazione di Impatto Sanitario.
Legambiente: “L’eccessiva densità di allevamenti tra le principali cause della persistente cattiva qualità dell’aria in pianura padana”.
“Ecogiustizia è fatta. Mai più barattare la vita delle persone col profitto ottenuto nel totale disprezzo delle leggi”.
Clean Cities: ripartiamo dalle città. Legambiente presenta il bilancio finale della campagna e i risultati dello “stress test”: monitorati 15 capoluoghi italiani, male gli indici di traffico e sicurezza a Roma, Ancona, Cagliari, Catania, Padova, Perugia e Pescara.