Per difenderci dallo smog non possiamo smettere di respirarae ma pretendere città più pulite e vivibili.
Per difenderci dallo smog non possiamo smettere di respirarae ma pretendere città più pulite e vivibili.
A Milano con l’evocativa e suggestiva installazione e performance dell’ex primatista mondiale di apnea, medico e coach sportivo Mike Maric, Legambiente torna sul tema della qualità dell’aria per chiedere al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog e per invitare i cittadini a firmare la petizione “Ci siamo rotti i
Legambiente:” Italia sempre più in ritardo su qualità dell’aria e depurazione. Sulla qualità dell’aria, chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico ma anche normativo a livello nazionale che coinvolga Governo, Regioni e amministrazioni locali per mettere in campo interventi immediati.
Legambiente: “Buona notizia per un Paese come l’Italia che conta 47mila decessi prematuri all’anno per PM2.5 su un totale europeo di 253.000 morti. Ora il Governo italiano agisca speditamente per il contrasto dell’emergenza smog tutelando la salute dei cittadini e delle cittadine, evitando deroghe o clausole che possano giustificare ritardi
Qualità dell’aria mai così pericolosa dall’inverno del 2017, istituzioni ferme al palo. A fronte di superamenti dei livelli del particolato sottile ampiamente prevedibili, nessuna limitazione alle attività responsabili dell’accumulo di inquinanti.
Legambiente presenta il video reportage “Taranto dopo il carbone”: la decarbonizzazione possibile delle acciaierie per garantire salute e occupazione. A partire dall’Ex ILVA di Taranto.
Inwit e Legambiente presentano i dati del primo mese del monitoraggio ambientale sulla qualità dell’aria nei Parchi Nazionali d’Abruzzo Lazio e Molise, della Maiella, e nelle Riserve Regionali Naturali Zompo lo Schioppo e Monte Genzana Alto Gizio.
“Per migliorare la qualità dell’aria nel nostro Paese serve un piano nazionale contro l’inquinamento atmosferico e piani regionali coerenti tra loro insieme a misure efficaci e strutturali che mettano al centro i veri problemi che sono la causa di una cattiva qualità dell’aria e che vedono coinvolti settori importanti come
I nuovi orizzonti a tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro: le tecnologie per decarbonizzare il processo produttivo dell’acciaio esistono ed è ora di adottarle. A partire dallo stabilimento siderurgico Ex Ilva di Taranto.
Bene l’approvazione direttiva aria: è un primo passo che va nella giusta direzione e che migliora la proposta della Commissione.