Il PNIEC tra combustibili fossili e opportunità mancate: la transizione va avanti senza di noi? Greenpeace Italia, Kyoto Club, Legambiente, Transport&Environment e WWF Italia denunciano con forza le lacune del PNIEC.
Il PNIEC tra combustibili fossili e opportunità mancate: la transizione va avanti senza di noi? Greenpeace Italia, Kyoto Club, Legambiente, Transport&Environment e WWF Italia denunciano con forza le lacune del PNIEC.
La campagna nazionale di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica” fa tappa in Sicilia con il Gruppo A2A per parlare di fonti rinnovabili e del potenziale italiano di produzione energetica da fonti pulite. Dal Sud dell’Italia un esempio di transizione energetica con l’inaugurazione in provincia di Trapani di due nuovi
Legambiente: “Questa bozza di manovra con l’art.8 affonda qualsiasi politica di riqualificazione energetica degli edifici in Italia. Il tutto a discapito sia delle famiglie a medio e basso reddito che non avranno nessuna capacità di investimento, sia delle imprese del settore. Chiediamo che venga abrogato l’art. 8 e che il Governo
Le due associazioni ambientaliste presentano un decalogo al Parlamento e alla Commissione europea per la legislatura europea 2024-2029: dieci punti chiave per rafforzare l’azione climatica e accelerare la transizione energetica del settore degli edifici.
Per le rinnovabili e contro il nucleare si mobilitano le associazioni ambientaliste, esponenti autorevoli della società civile, del mondo della ricerca e delle imprese. Le prime 100 firme.
Promosso da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dalle principali associazioni ambientaliste, l’appello raccoglie le prime 100 firme che arrivano dalla società civile, dal mondo dell’università e della ricerca, dalle imprese e dal terzo settore.
XI edizione Ecoforum nazionale organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club: “Economia 2030. Priorità, cantieri, strumenti per raggiungere gli obiettivi europei“. Sondaggio Ipsos: Per il 75% degli italiani ad oggi il nucleare non è una valida alternativa.
Mentre molti Paesi europei hanno comunicato un lieve ritardo nella consegna del PNIEC per consentire la conclusione dei procedimenti partecipativi ancora in corso, l’Italia consegna tempestivamente un PNIEC irrazionale, non partecipato e che già sappiamo non raggiungerà gli obiettivi al 2030 (e neanche oltre). Questo dopo ben un anno e
GLOBAL WIND DAY: giornata mondiale del vento. Il report di Legambiente sulle performance dell’Italia e dei paesi Ue sull’eolico. Italia Cenerentola d’Europa in ritardo nello sviluppo dell’eolico rispetto agli altri paesi europei.
Altro che corsie preferenziali per le rinnovabili, il decreto aree idonee si configura come un ulteriore barriera per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia e quindi non solo per le politiche climatiche, ma anche per l’indipendenza e la sicurezza energetica.