Il 33% dei rifiuti urbani e speciali prodotti nel nostro Paese in attesa dei decreti per semplificare il loro riciclo, sottraendoli alla discarica legale o abusiva e agli inceneritori.
Il 33% dei rifiuti urbani e speciali prodotti nel nostro Paese in attesa dei decreti per semplificare il loro riciclo, sottraendoli alla discarica legale o abusiva e agli inceneritori.
Ogni anno risparmiate 195 mila tonnellate di anidride carbonica.
Governo, parlamento, imprese e associazioni a confronto: incontro mercoledì 6 febbraio 2019 a Roma.
“Sventato il pasticcio che si stava consumando in Parlamento, ora si approvi al più presto la norma sulle materie prime seconde per fare decollare definitivamente il riciclaggio dei rifiuti e l’economia circolare, evitando così la realizzazione di altri termovalorizzatori” «La semplificazione del riciclo dei rifiuti urbani e speciali, la normativa
In discussione a Bruxelles misure contro l’obsolescenza degli elettrodomestici e dei dispositivi elettronici. Legambiente e MDC: “Il Governo sostenga le ragioni dell’ambiente e dei consumatori e voti per elettrodomestici riparabili”.
Geotermia e comunità locali: storie positive dal territorio. Mobilità: verso l’azzeramento delle emissioni al 2040. Al via la seconda giornata del Forum QualEnergia 2018.
Forum nazionale sulla gestione forestale sostenibile: delineare una nuova strategia per la più importante infrastruttura verde del Paese.
In Italia presenti 11,8 milioni di ettari di foreste: la sola filiera legno genera l’1,6% del Pil con 300mila persone occupate. Un patrimonio messo a dura prova da incendi, con una media 9200 ogni anno e quasi sempre dolosi, cambiamenti climatici e eventi estremi.
Legambiente: “La Campania non può ridursi a teatro di questa commedia politica. No agli inceneritori, si realizzino per ogni provincia del centro sud nuovi impianti per trattare l’organico differenziato raccolto da sempre più comuni ricicloni”.
Salvini dichiara: un inceneritore per provincia. Legambiente: “Dopo il condono ora gli inceneritori: più che il Governo del cambiamento sembra l’esecutivo Berlusconi dei primi anni 2000.”