Storie e numeri della criminalità ambientale in Italia nel report di Legambiente. Nel 2021 i reati contro l’ambiente non scendono sotto quota 30mila nonostante una lieve flessione. Quasi il 44% si concentra in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
Storie e numeri della criminalità ambientale in Italia nel report di Legambiente. Nel 2021 i reati contro l’ambiente non scendono sotto quota 30mila nonostante una lieve flessione. Quasi il 44% si concentra in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
Amministratori, giornalisti, magistrati e forze dell’ordine premiati a Festambiente per il loro impegno nella lotta all’ecomafia e alla criminalità organizzata, alla presenza del Ministro del lavoro Andrea Orlando e del presidente di Libera don Luigi Ciotti.
Legambiente. “Bene approvazione in Commissione Ambiente del ddl per estensione al settore agroalimentare delle competenze della commissione parlamentare di inchiesta sugli ecoreati. Un passo importante per tutelare l’agroalimentare italiano, la salute dei cittadini e l’ambiente.”
La pandemia non ferma gli ecocriminali. Nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di 4 ogni ora. Cresce l’impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%)
Italia in fumo: nel 2020 +18,3% di territorio nazionale bruciato, +8,1% di reati accertati tra incendi dolosi e colposi rispetto al 2019. I nuovi dati Ecomafia e il dossier elaborato insieme a SISEF con le proposte per governare gli incendi estremi.
Goletta Verde e dei Laghi tornano a solcare le acque italiane per monitorarne lo stato di salute. I dati del dossier Mare Monstrum: nel 2020 lieve flessione degli illeciti a danno di coste e mari, ma la pressione delle aggressioni criminali resta elevata.
Dal 2004 al 2020 abbattuto solo il 32,9% degli immobili colpiti da ordinanza. Ferme al palo le demolizioni al Sud Italia. In Campania, Sicilia, Puglia e Calabria su 14.485 ordinanze di demolizione emesse, eseguite appena il 17,4%.
Battaglia aperta contro il cemento abusivo per restituire sicurezza, dignità e bellezza al nostro Paese.
L’allarme di Legambiente: “Così si rischia di trasformare la transizione ecologica del Paese in un’occasione d’oro per ecocriminali, corrotti e mafiosi. Sgombrare subito il campo dai rischi di una deriva pericolosa per il Paese”.
Oggi alle 17.30 online un incontro promosso da Legambiente e Cibo diritto sull’iter di approvazione del disegno di legge sui reati agroalimentari e i numeri dei fenomeni illegali.