Ecosistema mobilità, criticità e prospettive a Bari

Le proposte di Legambiente per una Bari sostenibile e a passo d’uomo. Ecco l’analisi dettagliata del percorso che la città dovrà affrontare per raggiungere un nuovo modello di mobilità a emissioni zero.

Ecosistema Mobilità, l’approfondimento di Legambiente, partendo dall’esperienza e dai dati di Ecosistema Urbano, intende fornire ai territori, ai cittadini, agli amministratori, uno strumento per leggere al meglio lo stato del sistema della mobilità urbana nei centri oggetto del focus. Si parte da Bari, capitale di riferimento per il sud.

Per migliorare la mobilità in chiave ecologica, Legambiente ha lanciato 6 proposte al Comune di Bari, elencate nel documento che segue, per una città sostenibile e a passo d’uomo. Contemplano l’estensione delle zone pedonali, con più piste ciclabili e più zone 10, 20 e 30 (misure in fase di adozione); l’adozione di un Piano per il verde centrato sul connubio tra zone pedonali e zone verdi cittadine; un’azione di depaving del suolo urbano per restituire spazi ai cittadini e alla natura e ridurre il rischio idraulico; la riduzione del rumore meccanico nella città riducendo il flusso automobilistico, potenziando le zone di scambio (Park & Ride) e diminuendo i parcheggi e gli spazi dedicati ai veicoli a motore; l’eliminazione della circolazione di BUS turistici o la loro concentrazione nell’area portuale; l’abolizione della circolazione dei motori a due tempi anche da parte delle municipalizzate, riconvertendo il parco automobilistico e ciclomotore dell’ente.

scarica il documento

 

Le città italiane, sono al centro di una urgente transizione verso nuovi modelli a zero emissioni, di cui la mobilità è un pilastro di risposta per ridisegnare l’impianto urbano e i modelli sociali di convivenza e di mobilità. Come le città di iperprossimità dove possano affermarsi nuovi stili di mobilità, condivisa, elettrica, a piedi e in bici e dove l’amministrazione locale investe in interventi di riqualificazione: verde pubblico al posto di superfici abbandonate, rigenerazione, piazze pedonali e ciclabili come spazi di aggregazione sociale e culturale, comunità resilienti.