Preoccupazione per le limitazioni del servizio e le criticità dei pendolari. Legambiente chiede di porre rimedio e trovare al più presto una soluzione per garantire le fasce orarie indispensabili per i lavoratori.
Sono tante le segnalazioni che Legambiente ha ricevuto da parte dei pendolari della linea ferroviaria Pontremolese, in particolare lavoratori, riguardo alle modifiche o cancellazioni dei servizi erogati sulla tratta nella cosiddetta Fase 2, in seguito all’emergenza sanitaria Covid-19.
Diversi treni hanno subito cancellazioni o modifiche, costringendo i pendolari a fare sacrifici, oppure a spostarsi direttamente tramite trasporto su gomma, con bus e soprattutto con auto private. In particolare si segnalano problemi per i pendolari in partenza da Parma o Fidenza verso Pontremoli.
In partenza da Parma risultano attualmente solo un treno alle 06:25 e un bus alle 06:45 che intercetta il treno 11365 a Pontremoli, treno che normalmente partirebbe da Parma alle 7:50 e ora risulta partire da Pontremoli alle 9:05, sempre in direzione La Spezia. Nessuna altra possibilità poi fino alle 12:25.
Ancora più critici i disagi per chi parte da Fidenza: al momento non ci sono collegamenti diretti ed è necessario cambiare a Parma, è disponibile solo un treno alle 05:58 e poi nessuna altra possibilità fino alle 11:44. Insomma, in questo modo si riduce un servizio per i comuni lungo la direttrice, da Collecchio a Fornovo, aumentando il bisogno di mobilità su gomma su una tratta già congestionata.
Orari ancora più impegnativi per i lavoratori che arrivano fuori da Parma o Fidenza e devono cambiare treno. Meno disagi sono riscontrati al rientro nel tardo pomeriggio, quando risultano disponibili diversi treni.trovare al più presto una soluzione per garantire le fasce orarie indispensabili per i lavoratori
Chiediamo quindi a tutte le parti di confrontarsi per pendolari che si muovono in entrambe le direzioni. Soprattutto se si considera che la linea stradale via Spezia è sempre congestionata e il treno, se fosse potenziato, potrebbe risolvere diverse problematiche.
Non è più rimandabile il potenziamento dei servizi di trasporto su ferro per garantire servizi adeguati, limitando il numero di automobili circolanti e riducendo l’inquinamento. Inoltre, in questa fase storica particolare, è bene considerare anche la componente fondamentale del distanziamento sociale, che forse potrebbe essere garantita più facilmente con i treni, rispetto ai bus.
Questi temi si riproporranno in particolar modo a settembre, quando si dovrebbero riaprire le scuole e i ragazzi dovrebbero tornare a viaggiare.
È inaccettabile che mentre da un lato c’è uno sforzo corale, che vede assieme Legambiente, amministratori locali e parlamentari per raddoppiare la linea, allo stesso tempo c’è chi agisce per sopprimere le corse, causando diversi disagi in questo fondamentale asse di trasporto sostenibile.
Ci auguriamo che questo momento di difficoltà sia un’opportunità per un largo confronto e una revisione globale della mobilità dei nostri territori.