Legambiente augura buon lavoro al Colonello Francesco Curcio, nuovo commissario del Parco nazionale della Sila e dichiara la sua disponibilità a riprendere la collaborazione per la tutela della biodiversità, la crescita delle green community nel rispetto dell’integrità del territorio.
Il Parco nazionale della Sila, al pari di altre istituzioni preposte alla tutela del territorio (Arpacal, Parco regionale delle Serre, Ente per i Parchi marini regionali, Calabria Verde, Arsac Calabria….), continua ad essere un Ente Commissariato per scelta della politica regionale che, evidentemente, preferisce avere enti importanti con governance deboli o gestiti da funzionari che dipendono dalla stessa classe politica a cui fa comodo poter decidere le sorti dei territori in splendida solitudine e senza disturbatori alla guida di enti che dovrebbero vigilare sulla tutela dell’ambiente. Perciò consideriamo una novità di rilievo che il Ministro Costa abbia scelto per la Sila un commissario come Francesco Curcio, libero da qualsiasi condizionamento. Per questo, pur considerando il commissariamento una estrema ratio e utile solo per un periodo limitato, siamo fiduciosi che il Parco possa ripartire con una seria azione di conservazione della biodiversità, di contrasto alle attività illegali in ogni settore e il rilancio delle politiche per la crescita delle comunità locali sostenibili”.
E’ questo il commento del presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone e del Responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente Antonio Nicoletti, alla notizia della nomina dell’ex Colonnello del Corpo Forestale dello Stato Francesco Curcio a nuovo commissario del Parco nazionale della Sila, Ente che, dal marzo 2014, risulta commissariato e senza il Consiglio direttivo.
“È da tempo che il Parco Nazionale della Sila aspetta il momento di ripartire per essere il volano per lo sviluppo sostenibile dell’altopiano silano ed esempio per l’intera Calabria – dichiarano Falcone e Nicoletti – per questo motivo valutiamo con favore la nomina a commissario di Francesco Curcio, non solo per la lunga e cordiale comune collaborazione per la tutela e l’integrità del territorio, ma perché siamo sicuri che il nuovo commissario investirà ogni energia per dare vita ad una stagione di collaborazione vera tra l’Ente parco, il territorio e gli stakeholder’s locali per rendere i cittadini e gli amministratori del territorio più consapevoli verso le esigenze di tutela del territorio e, al contempo, partecipi delle opportunità di sviluppo sostenibile che il Parco può offrire”.
Il Commissario dovrà riprendere il lavoro di tutela della biodiversità forestale in particolare, anche per creare filiere del legno legali e trasparenti in un settore che è stato ampiamente condizionato dalla ‘ndrangheta e dall’economia illegale. Discorso analogo vale per la conservazione di specie e habitat presenti nell’area protetta, ma soprattutto per frenare la fruizione inappropriata del territorio, la captazione delle acque e la gestione dei laghi silani sempre a rischio per gli interessi delle aziende idroelettriche.
“Il commissario Curcio – concludono Falcone e Nicoletti – troverà tutta la nostra collaborazione e disponibilità a lavorare per rilanciare il Parco, ed ha la nostra solidarietà rispetto a gesti inopportuni come quello compiuto dal Sindaco di San Giovanni in Fiore che si è dimesso dal Consiglio direttivo dell’Ente: un organismo inesistente perché non ancora insediato per volontà della Regione e del precedente governo, che negli ultimi 4 anni ha lasciato il parco nelle mani del solo commissario. Ovviamente il Sindaco Belcastro poteva lamentarsi prima di questa situazione con i suoi compagni di partito per raggiungere quell’intesa necessaria tra Governo e Regione per superare il commissariamento, atteso che entrambe erano a loro guida. Così come potrebbe compiere un’azione più utile e dimostrare attenzione al Parco e procedere agli abbattimenti delle costruzioni abusive sorte nel territorio comunale dopo la nascita del Parco nel 2003 che Legambiente ha denunciato proprio a Francesco Curcio, allora comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, e che crediamo sarebbe ben lieto di iniziare il suo lavoro con il ripristino della legalità nel Parco. Se il sindaco Belcastro vuole, Legambiente è disponibile ad aiutarlo a fare qualcosa di utile per il parco e il territorio”.