Arrestato vice sindaco di Terracina

Legambiente: “Dall’inchiesta emerge uno scenario inquietante di illegalità, che non ci sorprende. È quanto denunciamo da anni, grazie al nostro circolo locale.”

L’operazione che ha portato all’arresto del vice sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi accende i riflettori su uno scenario inquietante, che non ci sorprende. Da anni, infatti, come Legambiente e attraverso il prezioso impegno del nostro circolare locale “Pisco Montano” di Terracina guidato da Anna Giannetti, denunciamo in questa zona gravi situazioni di illegalità.

Un territorio quello dell’agropontino più volte ferito dalle ecomafie e da diversi casi di abusivismo edilizio, come dimostra anche il processo in corso per la lottizzazione abusiva ex Pro Infantia di Terracina che vede tra gli imputati anche il vicesindaco di Terracina e dove Legambiente e il circolo hanno chiesto di costituirsi come parte civile.

Confidiamo come sempre nel buon operato della magistratura e delle forze dell’ordine affinché venga fatta ecogiustizia, senza dimenticare che sui territori è fondamentale non abbassare la guardia. Per questo oltre ad un lavoro repressivo, è importante attuare anche un lavoro preventivo”, così il presidente di Legambiente Stefano Ciafani e il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi commentano l’arresto del vice sindaco di Terracina.

Da ricordiamo, infine, che lo stesso vicesindaco di Terracina un anno fa aveva attaccato duramente, sia durante una seduta del Consiglio comunale che attraverso successivi messaggi Facebook, la presidente del Circolo di Legambiente, Anna Giannetti, esposta in prima linea nella denuncia delle illegalità, arrivando persino a querelarla per diffamazione. Querela che è stata archiviata dal Pm e a cui lui si è opposto.

Legambiente, insieme al CEAG, sostiene Anna Giannetti in tutte le azioni che sono state avviate per difendere il suo lavoro e quello dell’associazione che rappresenta con generosità, passione e coraggio nel territorio di Terracina.