La centrale nucleare di Krško, situata in territorio sloveno a cento chilometri dal confine italiano, sorge in un’area dichiarata a rischio sismico. Stiamo parlando di una struttura ormai vecchia e obsoleta, entrata in esercizio nel 1983, priva di un deposito per smaltirne i rifiuti e che la Slovenia vuole anche ampliare. Il progetto di prolungamento della vita dell’impianto ad altri 20 anni è stato sottoposto a VIA transfrontaliera e sono stati chiamati ad esprimersi i paesi confinanti e quelli coinvolti: Italia, Austria, Slovenia, Croazia, Bosnia, Ungheria.
Ad oggi l’Italia non si è ancora espressa nel merito.
Legambiente lancia un appello al governo italiano affinchè chieda la chiusura dell’impainto e dica no al prolungamento di vita della struttura per altri vent’anni.
Per approfondire leggi il nostro comunicato stampa
Segui l’incontro on line con ambientasti e scienziati italiani e austriaci