La nuova mobilità e l’architettura possono rendere più belle, vivibili e anche sicure le nostre città e contribuire a rilanciare il Paese. Presentate nel corso di una Conferenza internazionale le prospettive di intervento più interessanti.
Le città stanno vedendo cambiamenti enormi e sempre più ne vedranno in un Pianeta impegnato per fermare i cambiamenti climatici.
Gli spazi della mobilità diventano il cuore di una trasformazione in cui protagonisti sono i nodi e le nuove reti, lo spazio pubblico delle città.
L’architettura sta accompagnando questi processi in forme originali e articolate, attraverso progetti che trasformano stazioni, strade e piazze contribuendo a una mutazione diffusa degli stili di vita e di spostamento delle persone. Ma il cambiamento in corso non si ferma qui, è un nuovo sistema di spazi pubblici e di reti ciclabili a garantire infatti una quota crescente di spostamenti pedonali e in bici fortemente integrati con il trasporto pubblico e con le diverse forme della sharing mobility.
L’insieme di queste evoluzioni diffuse ridisegna completamente strade e piazze restituendogli quella centralità che avevano perso nel secolo dell’automobile. E l’architettura sta svolgendo un ruolo importantissimo nel dare senso, identità e riconoscibilità alle trasformazioni.
Di questi temi e di queste sfide si è discusso nella Conferenza Internazionale “L’architettura della nuova mobilità” (Milano – 11 novembre 2019), attraverso il coinvolgimento di progettisti e amministratori locali, di esperienze italiane ed europee, con l’obiettivo di indagare le prospettive di intervento più interessanti per rendere le città più interconnesse e vivibili, pulite e anche per costruire bellezza grazie a una nuova architettura.
Comunicato stampa
Relazioni dei partecipanti
Programma