Bene l’approvazione direttiva aria: è un primo passo che va nella giusta direzione e che migliora la proposta della Commissione.
La direttiva europea sulla qualità aria approvata dall’EuroCamera rappresenta un primo passo che va nella giusta direzione e che migliora la proposta che era arrivata dalla Commissione.
Il Parlamento ha fissato valori limite e obiettivi più rigorosi da raggiungere entro il 2035, rispetto alla proposta della Commissione, per diversi inquinanti, tra cui particolato (PM2.5, PM10), NO2 (ossidi di azoto), SO2 (anidride solforosa) e O3 (ozono). Le nuove regole mirano ad allineare le regole UE con le più recenti linee guida per la qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Nel testo approvato si afferma, inoltre, che valori proposti dalla Commissione dovrebbero costituire un obiettivo intermedio, da raggiungere quanto prima e al più tardi entro il 2030. Dopo l’ok dell’Eurocamera, ora si passa al negoziato con il Consiglio per l’accordo finale.
“All’Italia e agli europarlamentari chiediamo un atto di responsabilità, al Governo Meloni e alle istituzioni locali un impegno serio e concreto nel contrastare l’inquinamento atmosferico, una piaga cronica che mette sotto scacco le città della Penisola a partire da quella dell’area del bacino padano”, commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.