La Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto

La Corte dei Conti ha deciso di bocciare la delibera CIPESS, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, che lo scorso 6 agosto aveva dato l’ok al progetto del Ponte sullo Stretto da 13,5 miliardi di euro. 

Anche se le motivazioni ufficiali del blocco verranno rese note dalla Corte solo nei prossimi 30 giorni, il Governo ha già commentato duramente la decisione, definita come una forma di “invasione” della giurisdizione sui poteri del governo e del parlamento dalla premier Meloni.  

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera invece, il ministro Salvini parla di “scelta politica in stile Legambiente”, esprimendo la volontà di proseguire ugualmente l’iter politico-amministrativo per realizzare l’opera.   

Opporsi fermamente a opere inutili, costose per la collettività e ambientalmente insostenibili come il Ponte sullo Stretto è esattamente nel nostro stile. E lo denunciamo da anni. 

Invece di investire miliardi in un’opera rischiosa, servono risorse per potenziare i trasporti locali, la sicurezza ferroviaria, la mobilità sostenibile e la manutenzione del territorio. 

Il futuro del Sud e del Paese non può essere costruito ignorando i vincoli ambientali e la realtà economica. 

Serve pianificazione, non propaganda.  

Chiediamo al Governo di fermarsi e ascoltare i rilievi della Corte, aprire un tavolo pubblico per valutare progetti sostenibili e condivisi e investire nelle vere priorità necessarie al nostro Paese: clima, territorio, servizi, mobilità pulita. 

“Il Ponte non sta in piedi dal punto di vista ambientale, economico e anche procedurale” Leggi il commento delle associazioni.