Nei campi si butta un quinto di frutta e verdura solo perchè imperfetta ma comunque buona. Contro questo spreco assurdo ecco il progetto di NaruraSì e Legambiente.
Più piccoli, più grandi, comunque diversi. Ogni giorno il nostro sistema produttivo rifiuta una quantità enorme di frutta e verdura solo perché non perfetta. Cibo meno ‘bello’ insomma ma buono lo stesso, che non incontra un ideale di ‘perfezione’ o di ‘standard’, che viene sprecato o non utilizzato a fini alimentari.
In Italia si calcolano 36 chili di cibo a testa perduti ogni anno lungo tutta la catena di produzione, distribuzione e consumo, che ci costano complessivamente circa l’1% del Pil nazionale, con una stima che oscilla tra i 12 e il 16 miliardi di euro.
Uno spreco assurdo che Legambiente e NaturaSì hanno deciso di contrastare con il progetto CosìperNatura: recuperando e mettendo in commercio quello che è appena più piccolo, o appena più grande, o appena diverso.
Nei 500 negozi NatutaSì sono presenti da oggi prodotti venduti con una riduzione che arriva fino al 50% del prezzo degli stessi prodotti standard. Un contributo concreto contro lo spreco alimentare a partire dai campi che ridurrà notevolmente la percentuale di prodotti scartati (dal 20% circa al del 4%).
Una vera e propria inversione di tendenza in campo agricolo, alimentare e anche culturale.