Scatena le rinnovabili

Non c’è più tempo per continuare a discutere di quale strategia energetica ha bisogno il nostro Paese: per questo, insieme a un fitto cartello di associazioni, siamo scesi nelle piazze d’Italia per chiedere lo sblocco delle energie rinnovabili e lo stop ai sussidi alle fonti fossili.

L’emergenza climatica è sotto i nostri occhi e diventa sempre più pressante. Così come le ingiustizie e le disuguaglianze sociali innescate dalla crisi emergetica che sta mettendo in crisi  famiglie e imprese.  Questo è il momento di agire per cambiare il nostro modo di produrre e consumare energia. E l’unica strada percorribile è abbandonare le fonti fossili e investire sulle rinnovabili.

Le fonti rinnovabili, insieme a politiche serie e lungimiranti di efficienza energetica, rappresentano una chiave strategica non solo per decarbonizzare il settore energetico, priorità assoluta nella lotta alla crisi climatica, ma anche per portare benefici strutturali nei territori e alle famiglie e per creare opportunità di crescita ed innovazione in ogni settore. Eppure l’Italia non sta andando in questa direzione.

Solo nell’ultimo anno il nostro Paese è stato colpito da 310 eventi climatici estremi, 29 persone hanno perso la vita, 104 gli allagamenti da piogge intense, 81 casi di trombe d’aria che hanno causato gravi danni e disagi, 11 frane, 18 mareggiate e 8 ondate di calore. Numeri che si affiancano ad una straordinaria lentezza delle installazioni da fonti rinnovabili, che nel 2022 hanno fatto registrare un incremento di appena 3.035 MW. Stando alla media della nuova capacità realizzata negli ultimi due anni, l’obiettivo europeo di realizzare 85 GW per il  2030, verrà raggiunto tra 20 anni!

E’ evidente che quanto messo in campo fino ad oggi non è sufficiente. Sono necessarie politiche energetiche e industriali, investimenti, ricerca e sviluppo tecnologico per la transizione energetica e lo sviluppo delle produzioni strategiche per la decarbonizzazione nel nostro paese. Ma anche piani, risorse e misure di giusta transizione, guidati da un confronto democratico e partecipato e dalla contrattazione con le organizzazioni sindacali. Senza dimenticare il ruolo fondamentale delle fonti rinnovabili nel portare pace nel Mondo.

È il tempo di agire con velocità e urgenza. Per questo il 9 giugno abbiamo protestato davanti al Ministero sella Cultura, e in altre città italiane.  

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>> Scacco matto alle rinnovabili

Hanno aderito alla mobilitazione: Legambiente, Kyoto Club, Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna, RETE NO RIGASS NO GNL, Coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), Campagna Nazionale Per il Clima Fuori dal Fossile! Laudato Sì’, Alleanza per il clima, la cura della Terra, la giustizia sociale, Cittadini per l’Italia Rinnovabile, Ecolobby, Greenpeace Italia, Benkadi, WILPF, WWF, SiFerNoNuke, Fridays For Future, UDS, REDS, UDU, Link, Energia per l’Italia, Ecoistituto del Ticino, Abbasso La guerra OdV, Punto Pace di Pax Christi di Tradate, RIES – Rete Italiana Economia Solidale, Co-Energia, Medicina Democratica

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