Una delegazione italiana di circa 60 attivisti perteciperà alle mobilitazioni in vista del voto dell’Europarlamento sulla tassonomia verde: “Agli europarlamentari chiediamo di bocciare questa tassonomia che considera gas fossile e nucleare come fonti energetiche sostenibili”.
Strasburgo #notmytaxonomy #stopfakegreen
Strasburgo #notmytaxonomy, non è la mia tassonomia. È questo l’appello e il messaggio che Legambiente lancia in vista del voto del Parlamento europeo sulla tassonomia verde previsto nella plenaria del 4-7 luglio. Un messaggio che l’associazione ambientalista rilancerà a chiare lettere anche da Strasburgo dove dal 3 al 7 luglio sarà presente con una delegazione composta da circa 60 attivisti e attiviste che, insieme ai Fridays For Future, Transport & Envirnonment, e tantissimi giovani da tutta Europa, scenderà in piazza e parteciperà alle varie mobilitazioni che si terranno nei pressi del Parlamento Europeo.
In quei giorni infatti a Strasburgo è stato organizzato per l’occasione un campeggio internazionale che radunerà attivisti dei diversi paesi membri dell’Unione, uniti nella battaglia contro questa pericolosa operazione di greenwashing su scala europea. L’obiettivo è fare pressing sugli europarlamentari affinché boccino questa insensata tassonomia verde che considera gas fossile e nucleare come fonti energetiche sostenibili, equiparandole alle rinnovabili.
Un primo passo avanti è avvenuto lo scorso 14 giugno, quando le Commissioni Ambiente ed Affari Economici dell‘Europarlamento hanno votato a favore della risoluzione di rigetto della proposta della Commissione Ue sulla Tassonomia Verde. Si tratta di un primo importante risultato che apre la strada alla bocciatura della proposta di considerare gas fossile e nucleare come fonti energetiche sostenibili, in base al regolamento sulla tassonomia che classifica gli investimenti verdi. Ora la decisione finale spetta alla prossima plenaria del 4-7 luglio. L’auspicio è l’Europarlamento scelga la strada della sensatezza, come già fatto dalle Commissioni Ambiente ed Affari Economici, perché non c’è nulla di sostenibile nel gas e nel nucleare.
“L’Europarlamento – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ora deve rigettare la proposta della Commissione per evitare che centinaia di miliardi di euro vadano sprecati con il nucleare ed il gas fossile aggravando così la duplice crisi climatica ed energetica. Per fronteggiare l’emergenza climatica – che ci tocca sempre più da vicino come dimostrano le ondate di calore e la siccità che hanno colpito duramente la nostra penisola – queste ingenti risorse finanziarie vanno invece investite non solo in rinnovabili ed efficienza energetica, ma anche in tutte quelle infrastrutture ambientali necessarie a difendere i nostri territori dai sempre più preoccupanti impatti climatici che rischiano di mettere a repentaglio sempre più vite umane e in ginocchio molte attività economiche e minare la coesione sociale delle comunità in cui operano. Per questo nei prossimi giorni la nostra associazione sarà presente a Strasburgo per far sentire anche la propria voce”.