Chiediamo informazioni chiare e trasparenti sul metodo di allevamento degli animali. L’attuale proposta per la certificazione volontaria dei prodotti suinicoli tradisce la fiducia dei consumatori.
Non possiamo rimanere a guardare. Fai sentire la tua voce!
Questo non è benessere animale!
Il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale, portato avanti dai Ministeri delle Politiche Agricole e della Salute insieme con Accredia, e istituito con l’articolo 224 bis nel Decreto Rilancio, prevede la certificazione e l’etichettatura volontaria di prodotti di origine animale che rispettano standard superiori ai requisiti di legge. Uno strumento potenzialmente positivo ma purtroppo la sua attuazione, ovvero la certificazione ministeriale che sta per essere votata in Conferenza Stato-Regioni, invece, prevederebbe di etichettare con il claim “benessere animale” anche prodotti provenienti da allevamenti dove le scrofe vivono in gabbia e dove viene praticato il taglio sistematico della coda ai suini, pratica in violazione di quanto espresso nella direttiva europea di protezione di questi animali. Tale certificazione garantirebbe inoltre priorità di accesso ai fondi PAC e PNRR, favorendo ancora una volta gli allevamenti a carattere intensivo, e si configurerebbe quale vero e proprio raggiro nei confronti dei consumatori.
Coalizione contro le #BugieInEtichetta
13 organizzazioni non governative hanno dato vita alla “Coalizione contro le #BugieInEtichetta” invitando tutte le associazioni e le fondazioni per la tutela dei consumatori, dei diritti dei cittadini, per l’ambiente e la trasparenza, a unirsi a questa fondamentale battaglia per garantire consumi responsabili, consapevoli e soprattutto basati su informazioni non ingannevoli.
>> Informati e attivati contro le bugie in etichetta
Le associazioni che aderiscono alla coalizione: Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Animal Equality, CIWF Italia Onlus, Confconsumatori, ENPA, Essere Animali, Greenpeace, LAV, LEIDAA, Legambiente, OIPA, The Good Lobby