Manovra: ecotassa sulle auto inquinanti

Legambiente: “L’Italia finalmente introduce una tassazione più favorevole alle auto pulite, ma la proposta deve essere migliorata.

Gli incentivi sulle emissioni prevedano anche un criterio sociale per cui si paga in base al reddito e un bonus rottamazione. Alle consultazioni che si apriranno martedì chiediamo al Governo di coinvolgere  anche le associazioni ambientaliste”

Per Legambiente l’emendamento alla manovra che prevede un’ecotassa per le vetture a gasolio o benzina e che incentiva chi acquista auto elettriche o ibride va nella giusta direzione, ma il testo deve essere migliorato in alcune parti coinvolgendo nel dibattito anche le associazioni ambientaliste. Se infatti si introduce una tassazione più favorevole alle auto pulite come accade già in molti paesi europei e se l’approccio in linea di principio è giusto, dall’altro lato l’applicazione proposta dal Governo con questo emendamento potrebbe non avere gli effetti desiderati e non favorire la diffusione di veicoli a zero e basse emissioni, perché non tiene conto di un criterio sociale. Per questo per l’associazione ambientalista chiede che si modifichi e migliori il testo, centrando gli incentivi sulle emissioni, introducendo un criterio sociale per cui si fa pagare meno a chi ha un reddito più basso e prevedendo un bonus rottamazione che premi chi rottama le vecchie auto inquinanti come ad esempio i diesel, anche senza l’acquisto di nuove per ridurre il parco circolante nel nostro Paese. Inoltre per salvare lo spirito del provvedimento, Legambiente invita il Governo a coinvolgere al tavolo delle consultazioni, previsto per lunedì, tutte le parti sociali a partire dalle associazioni ambientaliste. A tal proposito Legambiente lo scorso ottobre ha presentato 10 proposte per una mobilità green: tutte a bilancio zero per lo Stato e tutte a vantaggio del “cittadino mobile”.

“La leva fiscale sui trasporti e sulla mobilità di persone e merci – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente – è uno strumento potente e non può essere improvvisato in solitudine. Neanche con le migliori intenzioni di salvaguardare l’ambiente come fatto da Macron. Per questo chiediamo al Governo e al Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio di coinvolgere al tavolo delle consultazioni che si aprirà martedì anche le associazioni ambientaliste e tutte le parti sociali, per rivedere insieme l’emendamento bonus-malus che a nostro avviso deve essere assolutamente migliorato evitando di fare clamorosi passi indietro, perché è in gioco la salute delle persone, il clima e la spinta all’innovazione industriale. Senza dimenticare che per ridurre l’inquinamento e per rendere le città più vivibili bisogna ripensare il carico fiscale che grava sulla mobilità puntando su un’efficace e innovativa rivoluzione urbana”.

Infine Legambiente ricorda che in questa manovra si incentiva l’auto elettrica ma non si spende neppure un euro per la mobilità elettrica leggera: e-bike, scooter, moto, tri e quadricicli leggeri, capaci di soddisfare una parte crescente di mobilità di prossimità che può essere messa a disposizione. Inoltre non sono previste risorse per il trasporto pubblico locale e per quello dei pendolari.

 

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