Sea Whatch3, Legambiente a Siracusa

Il governo nazionale e il ministro dell’Interno Matteo Salvini  imparino dalla lezione impartita questa mattina dall’amministrazione di Siracusa.  Restiamo Umani.”

«Siamo stati al porto di Pozzallo per stare al fianco della Proactiva dopo il sequestro della Open Arms a marzo, abbiamo partecipato alla mobilitazione in agosto sulla Diciotti nel porto di Catania e non potevamo non esserci alla manifestazione di questa mattina di Siracusa sulla Sea Watch3 – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente presente oggi a Siracusa insieme al circolo locale e a quelli di Augusta, Caltagirone, Piazza Armerina e ScicliLa grande novità di oggi è che un comune importante governato da un’amministrazione sostenuta da una coalizione trasversale, con anche rappresentanti istituzionali di centrodestra come l’assessore Fabio Granata, espliciti l’intenzione di aprire il proprio porto per accogliere dei disperati che fuggono dai loro Paesi spesso per responsabilità di quelli occidentali che li rendono invivibili a causa dei cambiamenti climatici, delle tensioni o delle guerre causate dall’accaparramento delle risorse energetiche o delle materie prime dei sottosuoli. Il governo nazionale e il ministro dell’Interno imparino dalla lezione impartita dall’amministrazione di Siracusa questa mattina. Il dramma dell’immigrazione non si può risolvere chiudendo i porti e alzando muri e barricate, ma preparandoci a un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. È ora di dire basta a questa deriva disumana che ha assunto la politica, restiamo umani!”.

Legambiente, inoltre invita, tutti a firmare “Welcoming Europe: per un’Europa che accoglie” (www.welcomingeurope.it), un’iniziativa dei cittadini europei (ICE) di cui l’associazione ambientalista è promotrice insieme a tante altre associazioni e che ha come obiettivo il cambiamento delle politiche europee sui migranti. Decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per i rifugiati, proteggere le vittime di abusi sono i tre obiettivi dell’iniziativa dei cittadini europei (ICE) “Welcoming Europe”. Serve un milione di firme in 12 mesi in almeno 7 paesi membri entro febbraio 2019

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