Biologo marino, con un master di secondo livello in economia ambientale a Tor Vergata, ed il mio campo d’azione principale è il mare, che è il settore di attività di cui mi occupo presso il Ministero dell’Ambiente, Direzione Generale Protezione della Natura di cui sono un funzionario. In questo ambito mi sono occupato di gran parte, se non tutti, dei temi ambientali afferenti al mare, dalla subacquea sostenibile, sono stato anche responsabile scientifico del settore subacqueo di Legambiente fino a che è rimasto attivo, alle aree marine protette, dagli squali, sono il coordinatore del tavolo interministeriale sugli elasmobranchi, alla tematica delle specie aliene invasive marine, in particolare per quello che concerne gli aspetti connessi con il trasferimento attraverso l’acqua di zavorra delle navi o il fouling. Inoltre mi occupo di Strategia marina, di pianificazione spaziale marittima e di sicurezza della navigazione, e partecipo alle riunioni dell’IMO, l’Organizzazione Marittima Internazionale, da quasi venti anni. Tra i temi su cui ho maggiormente lavorato spicca comunque l’inquinamento marino da idrocarburi, per il quale sono stato per molti anni il riferimento tecnico  scientifico della direzione, partecipando anche come osservatore UE alle operazioni di recovery nel corso dell’evento della Prestige in Galizia, sono Focal Point Nazionale del Protocollo Off-shore della Convenzione di Barcellona e  nel cui ambito ho collaborato molto con il settore mare di Legambiente, con pubblicazioni e contributi tecnici e collaboro tutt’ora con Legambiente Protezione Civile,  e i temi emergenti  del Marine Litter, e del rumore sottomarino, che seguo a livello nazionale con la implementazione della Direttiva Quadro sulla Strategia Marina, a livello UE, a livello Mediterraneo con la convenzione di Barcellona ed a livello internazionale con le attività in seno alla Convenzione sulla Biodiversità, ed in ambito UNDOALOS, UNGA e UNEA.