Giretto d’Italia- bike to work 2023, i risultati della XIIIma edizione

Oltre 65mila i cittadini che hanno preso parte alla gara di mobilità sostenibile. 6% in più rispetto al 2022. Padova e Piacenza campioni della ciclabilità. New entry la città di Pescara.

Maglia nera per Milano con il 33% in meno di ciclabilità rilevata nei checkpoint di centro città.

Menzioni positive per Roma che ha aumentato di sei volte i passaggi sulla ciclabile Nomentana e Palermo con un aumento del 77% degli spostamenti sostenibili.

Legambiente: “Città 30km/h subito nella riforma del codice della strada per dare sicurezza anche a ciclisti e tutte le forme di mobilità attiva che non vanno disincentivate ma fatte crescere”.

La mobilità ciclistica cresce dal nord al sud Italia. Nei 36 Comuni partecipanti alla tredicesima edizione del Giretto d’Italia-bike to work 2023, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente in collaborazione con Euromobility, sono stati conteggiati – lungo 303 checkpoint “aziendali” tra cui 203 ciclabili urbane – 65.494 cittadini tra studenti e lavoratori (+ 6% rispetto al 2022), che in uno specifico giorno della Settimana Europea della Mobilità sostenibile (16-22 settembre) hanno scelto di muoversi in sella ad una bicicletta o altro mezzo di micromobilità elettrica. Non solo amministrazioni pubbliche. Quest’anno oltre 50 tra piccole e grandi aziende, che hanno a cuore la sostenibilità degli spostamenti dei propri dipendenti, hanno preso parte alla campagna, tra queste: Fiera Bike UP, Gruppo Sole24Ore, Hitachi rail, Siemens, Pirelli, Lundbeck Pharmaceuticals Italy S.p.A, ItalDesign, TECNE Gruppo Autostrade per l’Italia S.p.A, ARPA Piemonte.

A totalizzare il maggior numero di spostamenti sostenibili casa-scuola e casa-lavoro è stata la città universitaria di Padova, che ha scalato in questi anni la classifica superando di poco Piacenza. Con la medaglia di bronzo, entra in classifica per la prima volta, la città di Pescara grazie a politiche di mobilità urbana al passo con i tempi. Milano, vincitore della scorsa edizione, scivola al quinto posto nel 2023 con quasi il 33% di passaggi in meno sugli stessi check point che l’avevano visto primeggiare nel 2022 (Buenos Aires/Oberdan; Buenos Aires Vitruvio; Monza/Loreto; Monza/F.lli Pozzi). Una flessione tale che né l’aumento di passaggi lungo gli assi periferici né l’installazione di quattro nuovi punti di monitoraggio hanno potuto compensare. Menzione positiva per Roma che solo sulla ciclabile Nomentana, una delle maggiori direttrici ciclabili verso il centro città, ha aumentato i passaggi (1636 rispetto ai 291 del 2022, circa sei volte in più rispetto lo scorso anno) e Palermo che, rispetto al 2022, ha registrato un balzo del 77% di spostamenti sostenibili e l’installazione di cinque nuovi checkpoint.

Accanto a dati che confermano un impegno diffuso da parte delle città, il 55% delle stesse ha registrato oltre 1000 ciclisti e più dell’88% oltre 100 passaggi nelle ore mattutine, ci sono numeri che testimoniano l’efficacia delle politiche di incentivo e sicurezza nei cambiamenti di stili di mobilità urbana applicate in alcune città. Ne sono un esempio Ravenna, Piacenza e Reggio Emilia che hanno registrato una percentuale di passaggi in bicicletta rispetto alla popolazione residente (rispettivamente il 14,89%, il 14,52% e l’11,74%) superiore al 10% rispetto ad una media italiana dello share modale della ciclabilità che solitamente si attesta intorno al 3%.

“I numeri descritti confermano non solo il grande impegno delle città ad investire sulla mobilità ciclistica sostenibile ma anche la volontà di mettersi in gioco per misurare l’efficacia delle politiche in essere e capire dove e come poterle migliorare – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – Il risultato di Milano ne è un chiaro esempio. I numeri raggiunti in questa edizione sottolineano l’urgenza di misure diffuse di incentivazione della ciclabilità, di prevenzione e sicurezza soprattutto nella ridistribuzione dello spazio pubblico a favore dei pedoni e della ciclabilità. La bicicletta in questo contesto è un’alleata a cui non si può rinunciare per migliorare la mobilità urbana in ottica europea. Invece si sta facendo una riforma del codice della strada che punta solo sull’inasprimento delle pene per gli abusi alla guida, che rappresentano il 4% delle cause di mortalità, senza occuparsi di moderazione della velocità, imponendo ad esempio i 30 km/h nelle strade urbane, e al contempo si riducono gli spazi di agibilità della mobilità ciclistica e della micromobilità e diminuiscono i controlli sui limiti di velocità e le zone a traffico limitato. Per questo chiediamo che il Parlamento intervenga con forza per migliorare la norma inserendo anche concreti ed efficaci strumenti per il controllo e la riduzione della velocità delle auto sulle strade, primo e fondamentale fattore per salvare le vite in strada, ad iniziare da chi sceglie di andare a piedi e in bici ”.

 

La classifica delle città per numero assoluto di spostamenti sostenibili

Padova (6360), Piacenza (5688), Pescara (5238), Palermo (4360), Milano (4042),  Roma  (3439), Monza (3385), Reggio Emilia (3314), Fano (3152), Pesaro (3092), Torino (2944), Trento (2833), Prato (2655), Ravenna (2599), Faenza (1757), Bologna (1389), Foggia (1198), Pavia (1133), Carpi (1114), Genova (792), Verona (791), Collegno (719), Chiavari (594), Udine (567), Jesi (520), Napoli (460), Ferrara (280), Modena (254), Ancona (250), Carmagnola (232), L’Aquila (125), Beinasco (92), Parma (74), Alessandria (58), Rimini (50), Cassano delle Murge (18).

La classifica delle città per numero di spostamenti sostenibili in rapporto alla popolazione residente

Ravenna (14,89%), Piacenza (14,52%), Reggio Emilia (11,74%), Fano (5,27%), Roma (4,95%), Monza (4,72%), Pescara (4,35%), Milano (3,31%), Torino (3,29%), Trento (3,11%), Pesaro (2,36%), Foggia (2,15%), Udine (1,71%), Verona (1,67%), Prato (1,43%), Pavia (1,16%), Padova (1,13%), Palermo (1,11%), Bologna (0,82%), Jesi (0,73%), Chiavari (0,70%), Genova (0,67%), Collegno (0,46%), Faenza (0,28%), Rimini (0,28%), Parma (0,27%), Modena (0,25%), Ancona (0,24%), Ferrara (0,14%), L’Aquila (0,14%), Carpi (0,13%), Beinasco (0,10%), Carmagnola (0,09%), Cassano delle Murge (0,02%), Napoli (0,02%), Alessandria (0,004%).

Giretto d’Italia – bike to work è la storica campagna di Legambiente che monitora in punti di passaggio, i cosiddetti check point, la quantità di cittadini in bicicletta, passati in un determinato giorno e in un determinato orario, quello di punta della mattina (due ore a scelta tra le 7:00 e le 10:00).
Legambiente ringrazia tutte le volontarie e tutti i volontari delle associazioni partecipanti che hanno garantito il corretto funzionamento e svolgimento della manifestazione. I dati raccolti offrono dei termini di paragone importanti per la definizione delle politiche di mobilità future e per una maggiore verifica dei provvedimenti in essere e concorreranno inoltre alla redazione del Report di Comuni Bicicloni, l’iniziativa di Legambiente per una analisi non solo quantitativa ma anche qualitativa dello stato della ciclabilità in Italia, la cui pubblicazione è prevista per marzo 2024. La campagna continua a invitare le amministrazioni a compilare internamente il sondaggio a loro rivolto e diffondere il sondaggio rivolto ai cittadini attraverso i propri canali di comunicazione.