FAQ

DOMANDE FREQUENTI

SOCI

Ho fatto la tessera a marzo. Vale fino a fine dicembre o scade il prossimo 28 febbraio?

La tessera è legata all’anno solare, ma i servizi legati alla tessera (assicurazione, ricezione della rivista “Nuova ecologia”, convenzioni) hanno durata 365 giorni a partire dalla data di emissione.

Riceverò ogni mese una copia della rivista Nuova Ecologia?

La rivista di Legambiente viene inviata al socio dal momento dell’iscrizione per undici mensilità, dato che nel periodo estivo Luglio/Agosto sarà inviato un unico numero.

Vorrei aprire un Circolo Legambiente nel mio comune. È possibile?

Per aprire una sede territoriale, è importante contattare inizialmente la sede regionale di riferimento, puoi consultare questa pagina per maggiori informazioni

È possibile detrarre/dedurre in dichiarazione dei redditi la tessera soci o una donazione a favore di Legambiente?

CAMPI DI VOLONTARIATO

Per partecipare ad un campo di volontariato bisogna necessariamente essere soci Legambiente?

Per partecipare ai campi di volontariato è necessario essere soci di Legambiente e condividerne i valori, la tessera socio di Legambiente comprende anche l’assicurazione dei volontari durante le attività che si svolgono durante il campo. Riceverai tutte le indicazioni per diventare socio di Legambiente una volta prenotato un campo attraverso il modulo online.

C’è un limite di età?

Sì, per motivi assicurativi esiste un limite di età per partecipare ai campi di volontariato: non possono partecipare ai campi di volontariato i bambini minori di 4 anni (nei campi per famiglie) e i volontari che abbiano più di 70 anni (nei campi per adulti).

I campi si suddividono per età dei partecipanti: i campi per adulti richiedono almeno 18 anni compiuti o da compiere durante il soggiorno. I campi per ragazzi sono rivolti a ragazzi dai 15 ai 17 anni in Italia e dai 16 ai 17 all’estero. I campi per famiglie sono rivolti ad adulti (genitori, nonni, zii) insieme a bambini tra i 4 e i 14 anni.

Come posso partecipare ad un campo di volontariato in qualità di “responsabile di campo”?

Per poter diventare responsabile di campo è necessario aver partecipato, come volontario, almeno a un campo di volontariato di Legambiente in Italia e aver partecipato al seminario di formazione per responsabili di campo che si svolge ogni anno in primavera. Contattaci per email

Esistono campi di volontariato per bambini?

Legambiente organizza campi estivi rivolti agli under 14 che si svolgono da giugno a settembre. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.legambientescuolaformazione.it

Come faccio a diventare volontario di Legambiente?

Oltre ai campi di volontariato ti aspettano tantissime occasioni per partecipare alla tutela dell’ambiente. Puoi facilmente contattare il circolo più vicino a te e visitare la pagina dedicata (link a diventa volontario

CAMPAGNE

Per partecipare ad una vostra campagne, tipo “Puliamo il mondo”, “Spiagge e fondali puliti”, ecc., bisogna necessariamente essere soci Legambiente? C’è un limite di età?

Non occorre essere soci di Legambiente per partecipare a “Puliamo il Mondo” o “Spiagge e Fondali Puliti”. Alle relative pagine e in prossimità della data della campagna vengono pubblicati gli appuntamenti previsti. Suggeriamo di contattare il circolo di Legambiente promotore dell’iniziativa a cui volete partecipare.

Non c’è un limite di età per partecipare ma, per i volontari minorenni, occorre l’autorizzazione dei genitori/tutori o essere accompagnati dagli stessi alle iniziative.

Le scuole dovranno iscriversi attraverso il sito www.legambientescuolaformazione.it

EDUCAZIONE

Sono una insegnante e vorrei rendere partecipe la mia classe ad una proposta educativa da voi offerta; come posso fare?

Sul nostro sito www.legambientescuolaformazione.it puoi trovare tutte le nostre proposte educative, dai
progetti alle campagne di cittadinanza attiva rivolti alle scuole e i contatti a cui rivolgersi per
approfondimenti.

ALTRI TEMI

Nell’edificio vicino alla mia abitazione, a causa di un danneggiamento, son venuti allo scoperto componenti in eternit. Come fare per rimuoverli?

Prima di tutto i materiali non possono essere rimossi dal proprietario dell’immobile o da una qualsiasi persona che non sia abilitata, poiché si rischia di disperdere fibre di amianto per manovre o interventi sbagliati. La rimozione deve essere eseguita solo da ditte specializzate, che provvederanno ad avviare le pratiche necessarie con la AUSL di appartenenza; inoltre le ditte dovranno operare con tutti gli accorgimenti di legge previsti per la rimozione di materiali contenenti amianto e dovranno provvedere al corretto smaltimento dei rifiuti in idonee discariche. I costi degli interventi son a carico del proprietario dell’immobile/condominio.

Ho scoperto che i cassoni dell’acqua nel mio condominio sono vecchio tipo, quindi composti in eternit. Che pericolo corre la mia salute?

La presenza di amianto non è necessariamente indicativa di pericolo, dipende dallo stato di conservazione del cemento amianto o dell’eternit. In generale l’amianto friabile è pericoloso perché le fibre si potrebbero disperdere nell’ambiente e potrebbero essere inalate da parte delle persone presenti. Non sempre è necessario rimuovere tali materiali (la rimozione ha dei costi maggiori ma ovviamente risolve il problema definitivamente); si potrebbero utilizzare altre tecniche come l’incapsulamento o il confinamento. Questi due metodi hanno un costo iniziale minore rispetto alla rimozione, ma prevedono un costante monitoraggio ed una costante manutenzione. Ogni tipo di tecnica deve essere decisa da esperti del settore e le azioni da mettere in campo devono essere eseguite da ditte specializzate nella rimozione amianto.

Ho dei dubbi sulla qualità dell’acqua da bere in casa mia. Dove la posso fare analizzare?

Per conoscere la qualità dell’acqua che esce dal tuo rubinetto hai due modi: il primo è quello di andare sul sito dell’ente gestore delle reti idriche, il secondo è quello di trovare un laboratorio privato che la analizzi direttamente. Se non sai chi gestisce la rete idrica della tua città, puoi controllare sul “Portale dell’Acqua” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una volta individuato il tuo ente gestore, puoi chiamare il Numero Verde o l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, oppure cercare sul sito le informazioni che cerchi. Sul sito del Ministero della Salute ci sono poi delle pagine dedicate alle acque per il consumo umano, dalle quali puoi trarre altre informazioni più generiche.

L’opzione del laboratorio privato presume di trovarne uno nella città dove si vive, per poi contattarlo e pagare per ottenere i risultati delle analisi richieste. Le tariffe variano in base ai laboratori e alle analisi effettuate.

Vicino alla mia abitazione hanno eretto un’antenna di telefonia mobile. A chi rivolgermi per una misurazione dei livelli di elettromagnetismo?

I monitoraggi per le stazioni di telefonia mobile, così come per altre fonti di elettromagnetismo, possono essere richiesti alle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente regionale, dette ARPA. Il monitoraggio è generalmente gratuito, e in alcuni casi è previsto il pagamento (bolli) per l’ accesso agli atti. Tale organo è l’unico competente in materia per la richiesta, in caso di superamento dei limiti, di riduzioni di potenza, spostamenti, ecc.

Come posso installare pannelli fotovoltaici sul mio tetto? A chi rivolgermi?

Installare il fotovoltaico sul tetto di casa è sicuramente un’ottima scelta, sia da un punto di vista ambientale che economico. Per farlo occorre rivolgersi ad una ditta esperta. Il consiglio è di richiedere almeno 3 preventivi, privilegiando soprattutto aziende del territorio che possano fornire adeguata assistenza in caso di necessità e che offrano un servizio “chiavi in mano”, che comprenda, oltre alla mera installazione, anche la gestione delle pratiche burocratiche di allaccio e autorizzazione. Solitamente gli impianti domestici hanno una potenza media di 3 kW, ma possono essere anche più grandi o più piccoli: la dimensione dell’impianto viene solitamente decisa sulla base del fabbisogno energetico dell’utenza e della disponibilità di superficie sul tetto. Si tenga in considerazione che, in ambito domestico, la resa economica di un impianto è tanto maggiore quanto è maggiore la percentuale di energia autoconsumata sul totale di quella prodotta, per questo è bene conoscere il proprio fabbisogno. Le condizioni migliori di installazione sono l’orientamento a sud dei moduli fotovoltaici e la loro inclinazione di circa 30°, ma le tecnologie odierne permettono installazioni efficienti anche in situazioni non ottimali.

Per quanto riguarda gli incentivi statali, attualmente, l’installazione del fotovoltaico permette di accedere alle detrazioni IRPEF del 50% per gli interventi di risparmio energetico. Inoltre, per la quota di energia prodotta e immessa in rete si ha diritto al “Contributo in Conto Scambio”. Per maggiori informazioni sugli incentivi, si può consultare il sito di Legambiente www.fonti-rinnovabili.it