Smog: Italia prima in Ue per morti da biossido azoto

Legambiente: “In Italia si continua a morire anche per colpa dell’aria inquinata. Urgente definire un’efficace e integrata strategia antismog che cambi radicalmente trasporti, produzione di energia, agricoltura, industria ed edilizia” Oltre al biossido di azoto, preoccupano i livelli delle polveri sottili. L’associazione ricorda che ad oggi sono 20 i capoluoghi che hanno già superato il limite annuale di 35 giorni dei livelli di Pm10

“In Italia – dichiara il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani – l’emergenza smog è sempre più cronica e a pagarne lo scotto, oltre all’ambiente, sono sempre di più i cittadini in termini di salute, di qualità di vita e di soldi. I dati diffusi oggi dall’Agenzia europea per l’ambiente (Aea), con l’Italia al primo posto in Ue per morti premature da biossido azoto e nel gruppo di quelli che sforano sistematicamente i limiti di legge per i principali inquinanti atmosferici, dimostrano ancora volta come il nostro Paese sia in ritardo nel fronteggiare il problema dell’inquinamento atmosferico e che deve fare molto di più in termini di misure e interventi strutturali per fronteggiare questa emergenza, a partire da una efficace ed integrata strategia antismog. È fondamentale definire un Piano Nazionale contro l’inquinamento, riducendo il traffico motorizzato privato, investendo sulla mobilità urbana sostenibile di persone e merci, potenziando e incentivando il trasporto pubblico locale, pendolare e su ferro, quello intermodale, e riducendo le emissioni agricole, industriali e quelle prodotte dalle centrali elettriche a fonti fossili e dal riscaldamento degli edifici. Le azioni green previste nel decreto clima non sono sufficienti così come non bastano gli appelli di buon senso. Occorre ripensare le città per le persone, non per le auto dando ai cittadini una valida alternativa al trasporto privato. Non dimentichiamo inoltre – aggiunge Ciafani – che ad oggi l’Italia non ha ancora presentato il programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico (NAPCP), secondo quanto previsto dalla direttiva sui limiti nazionali di emissione entrata in vigore alla fine del 2016, per questo  nei giorni scorsi, insieme all’Eeb e ai Cittadini per l’aria, abbiamo inviato una lettera al Ministero dell’ambiente per far presente la questione e per chiedere al Governo di impegnarsi concretamente per depositare il programma nazionale per il controllo dell’inquinamento atmosferico entro l’8 novembre 2019, in assenza del quale presenteremo un formale reclamo alla Commissione Europea per l’inadempienza del nostro Paese”.

Per quanto riguarda le polveri sottili, l’associazione ambientalista ricorda che ad oggi sono già 20 le città capoluogo fuorilegge per il superamento del limite annuale previsto per le polveri sottili (35 giorni con una media giornaliera di Pm10 maggiore a 50 microgrammi a metro cubo). Tra le città soffocate dallo smog al primo posto Milano (centralina Marche) con 56 giorni, seguita da Torino (grassi) 55, Pavia (P.zza Minerva) 54.

 

CittàCentralinaSuperamenti da gennaio 2019data
MilanoMarche5613/10/2019
TorinoGrassi5502/10/2019
PaviaPiazza Minerva5413/10/2019
AlessandriaD’Annunzio5306/10/2019
Cremonavia Fatebenefratelli5213/10/2019
RovigoCentro5114/10/2019
VeronaBorgo Milano5114/10/2019
VeneziaVia Beccaria – V. Tagliamento4814/10/2019
VicenzaQuartiere Italia4814/10/2019
PadovaArcella – Mandria4714/10/2019
AstiBaussano4506/10/2019
TrevisoS.Agnese4514/10/2019
FrosinoneScalo4414/10/2019
LodiViale Vignati4413/10/2019
MantovaPiazza Gramsci4413/10/2019
FerraraIsonzo4314/10/2019
BresciaVillaggio Sereno4013/10/2019
ModenaGiardini3914/10/2019
Reggio EmiliaTimavo3714/10/2019
PiacenzaGiordani – Farnese3614/10/2019
Monzavia Machiavelli3513/10/2019
RavennaZalamella3414/10/2019

Fonte: elaborazione Legambiente su dati Arpa

 

 



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Viviana Valentini


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